L’indice del Dollaro, visto come solido indicatore del peso relative del biglietto verde, si è allontanato dal minimo su 4 settimane di 93,402 .DXY toccato mercoledì. Nonostante il leggero miglioramento, gli operatori del mercato rimangono diffidenti nei confronti delle capacità dell’amministrazione Trump di ricevere sostegno forte per la sua proposta di riforma fiscale, anche all’interno dello stesso partito repubblicano di Trump. Nonostante la Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti sia riuscita ad ottenere i voti per far passare la proposta, c’è incertezza sulla possibilità che il risultato sarà simile in Senato, dove i repubblicani hanno solo una piccola maggioranza. Appena qualche dissenziente dal GOP potrebbe compromettere il disegno di legge.
Come riportato alle 10:49 (JST) a Tokyo, la coppia USD/JPY veniva scambiata a 112,452 Yen, (-0,59%). Sempre per le valute asiatiche, la coppia AUD/USD ha guadagnato lo 0,18% e veniva scambiata a 0,7601$, mentre la coppia NZD/USD veniva scambiata a +0,34% a 0,6876$.
Euro sale in vista del discorso Draghi
Nell’Eurozona, la coppia EUR/USD è salita a 1,1814$ (+0,36%). Se l’Euro continuasse a guadagnare terreno, registrerà un aumento dell’1% sulla settimana. Mercoledì, la coppia ha toccato un massimo su un mese a 1,1862$, dopo che il servizio statistiche tedesco ha riportato forte crescita economica nel terzo trimestre. Mario Draghi, a capo della Banca Centrale Europea, nella tarda giornata di oggi farà un intervento a Francoforte, alla European Banking Conference; come al solito, i suoi commenti porteranno volatilità alla moneta unica.