Di: DailyForex
La chiusura del gasdotto del Mare del Nord della Gran Bretagna lunedì, ha inviato i prezzi del petrolio greggio Brent sopra i 65$ per barile martedì per la prima volta da giugno 2015. Il gasdotto, che collezionava 450.000 barili al giorno, è stato chiuso dopo che sono state rilevate delle crepe. Il petrolio greggio Brent veniva scambiato a 65,68 dollari al barile alle 13:45 (HK/SIN), un aumento dell'1,5%, mentre il petrolio greggio statunitense WTI è stato scambiato a 58,45$ per barile, un guadagno dello 0,79%.
L’aumento della produzione statunitense continua a far scendere i prezzi del petrolio, nonostante alcuni movimenti al rialzo, e a compromettere gli sforzi dell’OPEC per un controllo dei prezzi. La produzione statunitense è cresciuta di oltre il 15% da metà 2016, a 9,71 milioni di barili al giorno, livelli non visti dai primi anni ’70.
Movimenti di Valute
Il dollaro ha faticato martedì, scambiando più basso contro i suoi partner di trading primari. L’indice del dollaro (.DXY), che misura la forza del dollaro rispetto ai suoi principali partner di trading, è attualmente giù dell’8% sull’anno. Il dollaro era marginalmente al ribasso contro l’euro, scambiando a 1,1775$, ed era più basso dello 0,08$ contro lo yen a 113,46, comunque alto rispetto ai minimi toccati a fine novembre di 110.
I volumi di trading sono stati scarni lunedì e ci si aspetta rimarranno più bassi del solito anche martedì, visto che i traders restano in disparte e aspettano i due giorni di meeting politico della FED che inizieranno oggi, e per continuare a ridefinire le loro strategie di trading di fine anno. Gli analisti si chiedono se ci sarà una mossa per quattro aumenti dei tassi statunitensi nel 2018 invece dei tre originariamente previsti.