Giovedì i prezzi del petrolio sono saliti più in alto, toccando massimi su due anni e mezzo, sostenuti dalle lotte politiche in Iran dopo che la Guardia Rivoluzionaria del paese ha schierato le forze per sedare i disordini antigovernativi in tre diverse province. Le tensioni si sono evolute nella regione dalla scorsa settimana, causando finora 21 vittime.
A guidare l'aumento dei prezzi del petrolio sono anche le basse temperature che stanno colpendo la costa orientale degli Stati Uniti, che hanno fatto aumentare inaspettatamente la richiesta di petrolio. I futures del greggio statunitense WTI venivano scambiati a 62,15 dollari al barile, in rialzo dello 0,84% alle 14:23 HK/SIN. I futures sul petrolio greggio Brent sono aumentati dello 0,50% a 68,17 dollari al barile.
Movimenti del Dollaro e Verbali del FOMC
Giovedì, il dollaro degli Stati Uniti è salito contro la maggior parte dei suoi principali partner commerciali dopo l'uscita dei verbali della riunione del FOMC che ha mostrato che i membri del comitato hanno aumentato le aspettative di crescita per il PIL del 2018, dal 2,1 al 2,5%. Il comitato ha anche votato per aumentare il tasso di interesse di riferimento di un quarto punto all'1,5 percento.
Il dollaro è salito rispetto allo yen, scambiato a 112,54, con un incremento dello 0,04%. L’USD scambiava leggermente inferiore rispetto all'euro, a 1,2028$, mentre era invariato rispetto al franco svizzero.
I verbali dell'incontro si sono concentrati principalmente sulla forte economia del paese e hanno evidenziato miglioramenti nei salari e nel tasso di disoccupazione che è sceso al 4,1%. Anche le speculazioni intorno al nuovo piano fiscale e il modo in cui influirebbe sull'economia hanno dominato l'agenda della riunione, sebbene il piano fiscale non fosse ancora stato approvato al momento della riunione dello scorso mese. Ciononostante, i partecipanti all'incontro hanno notato che le aspettative per le riduzioni delle tasse contribuiscono anche agli utili di mercato e ad altre aree dell'economia.