I titoli asiatici sono saliti notevolmente martedì, prendendo spunto da Wall Street che ha visto un altro giorno di solidi guadagni lunedì. Alle 14:11 (HK/SIN), lo Shanghai Composite era aumentato dell'1% e l'australiano ASX 200 che aveva recentemente rallentato la ripresa, è cresciuto dello 0,60%, sostenuto dagli aumenti nei settori dei materiali e delle finanze. Il Kospi della Corea del Sud è cresciuto dello 0,61%, trainato dai guadagni nel settore tecnologico. Solo il Nikkei 225 giapponese è sceso; dopo le festività bancarie di ieri l’indice ha ceduto lo 0,66% dopo essere salito in precedenza nella sessione. La fiducia degli investitori sta lentamente tornando dopo la settimana peggiore a Wall Street in due anni, ma una nuvola di cautela si aggira ancora sui trader di tutto il mondo. I dati sull'inflazione degli Stati Uniti attesi nel fine settimana costituiranno un catalizzatore per i movimenti di mercato e si solidificheranno nel caso in cui la svolta ribassista sia stata semplicemente una fluttuazione naturale o un segnale di sfide per il lungo termine.
Movimenti valutari
Sui mercati valutari, il dollaro ha lottato contro i suoi principali partner commerciali, inviando l'indice del dollaro in calo dello 0,18% a 89,94 .DXY dopo aver toccato un massimo di 90,567 la scorsa settimana, quando il dollaro ha riguadagnato popolarità in seguito alla diffusa svendita di azioni. Il biglietto verde è sceso dello 0,52% contro lo yen a 108,08, e si è scambiato al ribasso nei confronti dell'euro e della sterlina britannica.
Martedì, il rand sudafricano è stato il grande sconfitto della mattinata, in calo dello 0,5% dopo l’annuncio che il Congresso nazionale africano al governo vorrebbe estromettere il presidente Jacob Zuma, invece di aspettare le sue dimissioni. Zuma ha guidato il paese dal 2009, ma per la maggior parte del suo mandato, ha dovuto affrontare accuse di corruzione che ha costantemente negato. Oltre alle turbolenze politiche, il Sud Africa sta affrontando una crisi nazionale ancora più pressante a causa di una grave siccità che minaccia di asciugare in poche settimane i rubinetti a livello nazionale se non ci sarà la pioggia o la soluzione artificiale implementata entro aprile.