Dopo la disfatta record del lunedì da parte del mercato azionario statunitense, che ha innescato una più ampia svendita globale, ieri il mercato ha recuperato considerevolmente. L’indice di riferimento Dow Jones Industrial ha chiuso ieri in aumento di 567 punti, con un rialzo del 2,33%, mentre il più ampio indice S&P 500 ha chiuso al rialzo un po’ meno fermamente dopo l'aumento di oltre 46 punti, chiudendo la giornata su dell'1,74%. Nonostante la ripresa, l'indice S&P 500 rimane oltre il 6% al di sotto del massimo storico raggiunto lo scorso mese. Tuttavia, è stato il più grande movimento giornaliero al rialzo in circa due anni, e mentre è probabile un trading più volatile e incerto, i tori e gli investitori del mercato stanno acquisendo coraggio dalla risposta del -10% fuori della zona di correzione.
Nonostante la forte volatilità nel mercato azionario, i mercati Forex sono rimasti attivi ma ordinati, senza oscillazioni di prezzo notevoli. Il Dollaro statunitense rimane forte ed ha continuato ad avanzare dal suo minimo pluriennale, raggiunto solo pochi giorni fa. Gli analisti fondamentali vedono la nuova forza del biglietto verde come il prodotto di una prospettiva notevolmente aumentata per una politica monetaria più normalizzata da parte della Federal Reserve. Tra le altre principali valute mondiali, la sterlina inglese si è distinta come particolarmente debole, poiché il governo britannico ha chiarito che intende ritirarsi completamente dall'Unione doganale europea. Le divisioni tra Leavers e Remainers all'interno del partito conservatore al governo sembrano essere più profonde, mentre i documenti trapelati dall’UE suggeriscono che l’Unione Europe chiederà il potere di sanzionare unilateralmente la Gran Bretagna durante il periodo di transizione di due anni senza dover andare in tribunale, il che sta causando un sentimento sempre più negativo sulla Sterlina. Domani, la Banca d'Inghilterra presenterà il suo rapporto sulle politiche e annuncerà il suo tasso ufficiale, che dovrebbe rimanere invariato allo 0,50%.
Passando ad altre valute, la Reserve Bank of New Zealand darà l’input sulla sua politica mensile più tardi, che dovrebbe dare più indicazioni al contorto Dollaro neozelandese, che è ancora la valuta con il più alto rendimento di tutte le major.