I titoli asiatici sono saliti giovedì, dopo l'aumento di Wall Street di mercoledì, nonostante i dati sull'inflazione che indicano imminenti aumenti dei tassi d'interesse. Il Nikkei 225 ha guadagnato l'1,5% giovedì, prima di arretrare leggermente e scambiare in rialzo dell'1,21% alle 13:53 (HK/SIN), il primo giorno positivo dopo tre giorni consecutivi di perdite. L'ASX 200 australiano è cresciuto dell'1,16%, il Kospi sudcoreano dell'1,11% e lo Shanghai Composite ha guadagnato comunque un rispettabile 0,46% in precedenza giovedì. Mercoledì tutti e tre gli indici di Wall Street hanno chiuso con un rialzo di oltre l'1%, il quarto giorno consecutivo di guadagni dopo essere caduti a picco la scorsa settimana.
I dati sull'inflazione più forti del previsto rilasciati negli Stati Uniti il mercoledì, hanno causato l'apertura al ribasso dei mercati, ma i trader alla fine hanno ignorato i dati e hanno continuato i loro acquisti compulsivi. I prezzi al consumo degli Stati Uniti sono aumentati più del previsto a gennaio, alimentando le preoccupazioni per l'inflazione e la possibilità di un rialzo dei tassi di interesse prima del previsto. I rapporti di mercoledì mostrano anche che le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono diminuite dello 0,3% a gennaio, il calo più pronunciato in 11 mesi.
Movimenti valutari
Il dollaro ha continuato a lottare giovedì, scendendo dello 0,42% contro lo yen a 106,55, livello non visto da novembre 2016. Il biglietto verde ha guadagnato leggermente dopo i rapporti di mercoledì, ma ha ripreso rapidamente il suo trend ribassista, scendendo al ribasso contro tutti i suoi principali partner commerciali. I trader ora si chiedono se il Giappone sarà costretto ad adeguare le sue politiche alla luce di un dollaro debole, e come gli esportatori reagiranno alle fluttuazioni della valuta. Tuttavia, la maggior parte degli analisti guarda al livello 105 prima di aspettarsi cambiamenti reali.
L'euro ha guadagnato lo 0,17% rispetto al dollaro giovedì pomeriggio dopo aver guadagnato lo 0,8% mercoledì. Mercoledì la sterlina britannica ha guadagnato lo 0,8% rispetto al dollaro e giovedì ha guadagnato un altro 0,14%.