Il dollaro USA è più alto ma rimane vicino a un minimo di 14 mesi rispetto allo yen giapponese. Ancora una volta, è la turbolenza nella Casa Bianca di Trump causa dell'incertezza geopolitica negli Stati Uniti che ha effettivamente accresciuto le preoccupazioni di una guerra commerciale globale. Gli analisti dicono che Donald Trump ha assunto una posizione decisamente protezionistica quando ha affermato che avrebbe imposto dazi sulle importazioni di alluminio e acciaio, e le dimissioni di Gary Cohn, consigliere economico di Trump, suggeriscono agli analisti che la minaccia sulle tariffe potrebbe essere il primo colpo dell'inizio di una guerra commerciale.
Come riportato alle 11:42 (GMT) a Londra, la coppia USD/JPY era scambiata a 105,655 Yen, con un guadagno dello 0,04%; la coppia in precedenza aveva raggiunto un minimo di 105,458 Yen mentre il picco era di 106,190 Yen. L'AUD/USD era scambiato più alto a 0,7815$ mentre il NZD/USD era in calo dello 0,1166% scambiando a 0,7284$. La coppia USD/CAD era scambiata a 1,29273 C$, con un guadagno dello 0,02708%.
Vittime della guerra commerciale
Gli analisti sostengono che una guerra commerciale potrebbe inizialmente tradursi in un dollaro statunitense ampiamente inferiore, poiché i mercati andranno ad esaminare il deficit degli Stati Uniti più da vicino per la sua intrinseca debolezza strutturale. Più tardi, con l'intensificarsi della guerra commerciale, anche le valute dei mercati emergenti comincerebbero a soffrire.