La moneta unica euro si è mossa più in alto durante le negoziazioni di lunedì, mentre sembrano essersi ridotte le preoccupazioni degli investitori per le minacce di una guerra commerciale. Nell'Eurozona, i mercati esamineranno l'incontro dei Ministri delle Finanze per riflettere sulle posizioni protezionistiche del Presidente degli Stati Uniti e sulla più recente imposizione delle tariffe di importazione su determinati beni. Nonostante l'agenda della guerra commerciale, gli analisti dicono che l'euro sarà difficile da "abbattere" dato l'avanzo delle partite correnti che si attesta al 3,5% del PIL della zona euro e alla relativa mancanza di volatilità dell'euro.
Come riportato alle 10:03 (GMT) a Londra, la coppia EUR/USD era scambiata a 1,2312$, un guadagno dello 0,06% e fuori dal precedente picco di 1,23409$, mentre il minimo è di 1,23050$. La coppia EUR/GBP è scambiata a 0,8885 Pence, in rialzo dello 0,01%; nella sessione di negoziazione di oggi, la coppia ha spaziato da un minimo di 0,8880 Pence a un picco di 0,88967 Pence.
Il dollaro si rafforza dopo i NFP
Il dollaro USA continua a trovare supporto dagli investitori dopo la pubblicazione inaspettatamente ottimistica dei NFP di venerdì. Il Dipartimento del lavoro degli Stati Uniti ha registrato 313.000 nuovi posti di lavoro nel settore privato a febbraio, ben oltre i 200.000 previsti. Il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 4,1%, sebbene gli analisti si aspettassero che scendesse al 4,0%. La media settimanale dei guadagni è stata deludente con un calo del 2,6% a febbraio mentre i numeri di gennaio sono stati rivisti al ribasso. In testa alla settimana, domani saranno resi noti i dati sull'inflazione personale, mentre i numeri dell'inflazione dei produttori usciranno mercoledì, così come i dati sulle vendite al dettaglio.