Lunedì mattina i mercati azionari globali sono scesi ampiamente, mentre gli investitori sono fuggiti dalle azioni guardando verso beni rifugio come l'oro e lo yen giapponese, a causa delle preoccupazioni per le elezioni italiane che non sono riuscite a restituire una maggioranza in parlamento. Anche se i voti finali devono ancora essere contati, gli elettori italiani hanno mostrato il loro ampio sostegno ai partiti di estrema destra e anti-sistema, impedendo a tutte le tre principali fazioni del paese di raccogliere la maggioranza necessaria per governare in modo indipendente. Un'alleanza di destra ha finora guadagnato il numero di voti più alto, battendo il partito a cinque stelle anti-sistema che si è però guadagnato il posto come maggiore partito del paese.
Le elezioni italiane, sommate alle polemiche che circondano i negoziati sul NAFTA e le tariffe proposte dal Presidente Trump sulle importazioni di acciaio e di alluminio, hanno fatto sì che i trader si riversassero con iperattività sui mercati azionari mondiali. Canada e Messico hanno minacciato di reagire se il piano di Trump fosse stato implementato, e nel caso in cui si cristallizzasse, l'Unione Europea ha minacciato di incrementare le tariffe del 25% su quasi 3,5$ miliardi di importazioni statunitensi. Anche se non ha proposto una posizione di rappresaglia immediata, la Cina ha lasciato intendere che non avrà altra scelta se non quella di difendere i suoi interessi se entreranno in vigore politiche commerciali dannose.
Movimenti di mercato
Lunedì, l'indice Nikkei 225 in Giappone era in calo dello 0,66% alle 15:08 del pomeriggio (HK/SIN), mentre l'indice Hang Seng di Hong Kong è sceso dell'1,35%, anche se in leggero rialzo dai minimi toccati in precedenza nella sessione. Il Kospi sudcoreano è sceso dell'1,13% e l'ASX 200 australiano è sceso dello 0,57%. Solo il Composite di Shanghai è in controtendenza, rendendo un guadagno dello 0,03% nel primo pomeriggio in Asia.
Lunedì il dollaro è diminuito per la quarta sessione consecutiva, scambiato in calo dello 0,26% a 105,46 yen, e si aggira vicino al minimo di 105,23 di venerdì, un minimo non colpito da novembre 2016. Anche il bene rifugio oro è salito sia per i timori degli investitori, sia per il dollaro più basso, scambiando in rialzo dello 0,32% a 1,327.70$ l'oncia. Anche l'argento e il platino sono stati scambiati al rialzo.