I prezzi del petrolio sono scesi ampiamente durante la sessione asiatica di martedì, in quanto gli investitori hanno espresso preoccupazioni per il fatto che l’aumento della produzione negli Stati Uniti potrebbe incrementare eccessivamente le scorte, mantenendo i prezzi sotto pressione. Si prevede che la produzione americana di greggio proveniente dalle principali formazioni di argillite, aumenterà di 131.000 barili al giorno in aprile fino a un record di 6,95 milioni di barili al giorno, secondo i dati pubblicati lunedì dalla U.S. Energy Information Association. L'aumento della produzione arriverà da sette aree di produzione statunitensi. Maggiori dati verranno rilasciati mercoledì dall'EIA, e potrebbero mettere ulteriormente sotto pressione i prezzi del petrolio.
Alle 13:42 (HK/SIN), i future del WTI statunitense sono scesi dello 0,18% a 61,25$ a barile. I future sul petrolio Brent sono scesi dello 0,12% a 64,87$ al barile. Questi declini arrivano dopo un crollo di circa l'1% di entrambi i future lunedì.
Movimenti dei mercati azionari
I mercati azionari asiatici sono stati scambiati lateralmente nel primo pomeriggio di martedì, dopo una giornata mista a Wall Street in cui lo S&P 500 e il Dow Jones Industrial Average hanno chiuso entrambi in ribasso, ma il Nasdaq composite ha chiuso la giornata con guadagni modesti, sostenuti dai profitti nel settore tecnologico. Il Nikkei 225 giapponese è salito dello 0,38% dopo aver faticato in precedenza nella sessione per le continue preoccupazioni sulle tariffe statunitensi e lo scandalo politico costruito attorno al Primo ministro giapponese Shinzo Abe, ma l'ASX 200 australiano è sceso dello 0,36%. Lo Shanghai composite è sceso dello 0,20% e il Kospi della Corea del Sud è cresciuto dello 0,11%.
Tutti gli occhi sono ora puntati ai dati sull'inflazione degli Stati Uniti previsti per oggi.