Mercoledì i mercati asiatici sono stati misti nei primi scambi, mentre i trader hanno cercato di capire cosa sarebbe accaduto in seguito nella guerra commerciale che minaccia di scoppiare tra gli Stati Uniti e la Cina. Martedì il presidente cinese Xi Jinping si è impegnato ad aprire l'economia del suo paese e ad abbassare le tariffe di importazione di prodotti come automobili, costruzioni navali e attrezzature aeronautiche. Sebbene il discorso di Xi non menzionasse specificamente gli Stati Uniti, i suoi commenti sono stati accolti con ottimismo per il fatto che poteva essere evitata una guerra commerciale. I mercati globali si sono rafforzati in seguito al discorso.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha risposto al discorso di Xi twittando di essere “grato” per le gentili parole di Xi e per la sua “illuminazione” riguardo i problemi della proprietà intellettuale.
Come riportato da Reuters, mercoledì Moody's Investors Service ha detto che l'impatto diretto delle tariffe statunitensi proposte sulle esportazioni e sull'economia della Cina sarà limitato, anche se gli “effetti a catena” dovrebbero essere più ampi. Moody's ha dichiarato di aspettarsi che l'impatto negativo provocato da una guerra commerciale su entrambi i paesi avrebbe impedito una piena escalation della guerra commerciale.
Mercoledì, i primi guadagni si sono rapidamente invertiti e i mercati hanno faticato a trovare una direzione. Alle 13:14 (HK/SIN), il Nikkei 225, il Kospi e l'ASX 200 sono stati tutti scambiati leggermente più bassi. Lo Shanghai Composite è riuscito a chiudere con un guadagno dello 0,90%, così come l'indice Hang Seng che è salito dello 0,75%.
Movimenti dei mercati valutari
Anche i mercati valutari stavano cercando direzione nel primo pomeriggio di mercoledì in Asia. Il dollaro ha vacillato leggermente contro i suoi principali partner commerciali, con l'indice del dollaro in calo dello 0,06% a 89,57, dopo che era rimasto sopra il livello 90 per diversi giorni. Il biglietto verde era scambiato in calo dello 0,09% rispetto all'euro, a 1,2365$. Il dollaro è sceso dello 0,14% anche contro lo yen, a 107,04.