L'indice del Dollaro USA è salito a 89,751 .DXY, ma rimane comunque vicino a un minimo di 2 settimane in quanto prevale la natura cauta degli investitori. I trader sono preoccupati per quello che ha twittato ieri Donald Trump, quando ha suggerito un'azione militare per il recente attacco chimico ai cittadini siriani. Queste preoccupazioni geopolitiche hanno contribuito a spostare le preoccupazioni dalla guerra commerciale con la Cina; tuttavia, nel complesso, i trader FX sono preoccupati per la costante escalation di retorica tra il presidente degli Stati Uniti e altri leader mondiali.
Come riportato alle 11:00 (BST) a Tokyo, la coppia USD/JPY era scambiata a 106,93 Yen, in rialzo dello 0,13%; la coppia in precedenza ha toccato un minimo di 106,701 Yen mentre il picco è a 106,973 Yen. La coppia GBP/USD è stata scambiata a 1,417$, in calo dello 0,05% e al minimo della sessione di 1,4146$.
Trader in attesa dei verbali della BCE
Nell'Eurozona, l'imminente uscita dei verbali della riunione della Banca Centrale Europea di marzo, vede alcuni operatori aspettare in disparte. L'uscita dei verbali della Federal Reserve degli Stati Uniti di ieri ha mostrato una tendenza “aggressiva”, ma non è riuscita a fornire al biglietto verde alcun solido rialzo. La coppia EUR/USD è scambiata a 1,2338$, in calo dello 0,24%; la coppia ha oscillato da un minimo di sessione di 1,23311$ a un picco di 1,23798$. A inizio giornata, Eurostat ha pubblicato i dati della produzione industriale per febbraio, che hanno deluso ampiamente visto che non hanno raggiunto le previsioni degli analisti, mentre i dati del periodo precedente sono stati rivisti al ribasso.