La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina si sta riscaldando, nonostante la scorsa settimana era stata annunciata una soluzione provvisoria. Secondo il Wall Street Journal, la Cina sta presumibilmente cercando di far salire a bordo altri paesi contro gli Stati Uniti. A quanto pare infatti, la Cina sta cercando alleati commerciali in Europa e in Asia offrendo un accesso più aperto ai suoi mercati.
Le supposte azioni della Cina sono arrivate in risposta all'annuncio di martedì della Casa Bianca, che avrebbe presentato un elenco definitivo di tariffe da applicare entro il 15 giugno. L'elenco includerà 50 miliardi di dollari di importazioni che dovranno affrontare una tariffa del 25%. Si prevede inoltre che la Casa Bianca rilascerà nuove restrizioni agli investimenti sulle acquisizioni cinesi della tecnologia statunitense entro l'inizio di luglio.
In precedenza nella giornata di giovedì, il ministero del Commercio cinese ha annunciato che le azioni intraprese dagli Stati Uniti sono contrarie alle regole dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) e che si riserva il diritto di rispondere in modo appropriato, se necessario.
Nonostante l'incertezza, i mercati azionari globali sono andati più in alto, sostenuti dalla notizia in uscita dall’Italia per cui i due partiti anti-sistema hanno rinnovato i loro sforzi per formare una coalizione. Giovedì le borse asiatiche sono rimbalzate dai minimi di due mesi, con la maggior parte degli indici in rialzo. Il Nikkei 225 giapponese è salito dello 0,73% alle 13:29 del pomeriggio (HK/SIN) e l'indice Hang Seng di Hong Kong è aumentato dello 0,76%. L'ASX e il Kospi sono aumentati di poco sopra lo 0,40%. Lo Shanghai Composite è stato il chiaro vincitore nel primo pomeriggio, con un rialzo dell'1,28%.
L'euro ha continuato a rafforzarsi giovedì, anche se ha sospeso il suo rally di mercoledì, quando ha guadagnato l'1%. La moneta unica era scambiata a 1,1672$ nel primo pomeriggio. Martedì l'euro ha toccato il minimo di 10 mesi di 1,1510$.