Lunedì i prezzi del petrolio hanno superato i loro massimi di tre anni, mentre le scorte sono rimaste strette e i trader hanno atteso notizie sulla possibilità di nuove sanzioni statunitensi contro l'Iran. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha fissato per questo sabato, 12 maggio, la data entro la quale le nazioni europee devono stabilire il loro accordo con l'Iran rispetto al suo programma nucleare. Se non viene trovata una soluzione, Trump potrebbe decidere di non estendere gli sgravi delle sanzioni per l'Iran. La decisione di Trump potrebbe avere un impatto grave sul prezzo del petrolio.
Alle 14:06 (HK/SIN), i future sul greggio Brent sono aumentati di 73 centesimi al barile a 75,60$ al barile e i future del WTI statunitense sono aumentati di 64 centesimi al barile a 70,36$.
Anche il dollaro USA ha registrato un forte rialzo lunedì, registrando massimi prossimi a quattro mesi dopo che i dati sui posti di lavoro degli Stati Uniti hanno dato un quadro positivo sull'economia del paese. Sebbene il rapporto sui salari non agricoli pubblicato venerdì abbia mostrato che gli Stati Uniti hanno aggiunto meno posti di lavoro del previsto, la disoccupazione ha toccato un tasso del 3,9%, un minimo di 17 anni e mezzo. Wall Street ha risposto positivamente alla notizia, con tutti e tre gli indici maggiori che hanno chiuso al rialzo venerdì.
A metà pomeriggio in Asia, il biglietto verde era scambiato a 109,23 contro lo yen, e a 1,1937$ contro l'euro, vicino al minimo di quattro mesi di venerdì a 1,1910$. Anche la sterlina britannica si è aggirata vicino a un minimo di quattro mesi, scambiando a 1,3542$.
L'aumento del dollaro USA ha messo sotto pressione i prezzi dell'oro che la scorsa settimana sono crollati per la terza settimana consecutiva. L'oro era scambiato a 1,314.70$ l'oncia a metà pomeriggio di lunedì.