I negoziatori di alto livello di Stati Uniti, Messico e Canada non sono riusciti a trovare un terreno comune durante i colloqui di venerdì sull'Accordo di libero scambio nordamericano (NAFTA), lasciando agli analisti chiedersi se un accordo sarà raggiunto prima della scadenza del 17 maggio. La scadenza, fissata dal portavoce della Camera dei Rappresentanti Paul Ryan, è stata scelta per dare ampio spazio al Congresso per confermare i cambiamenti. Tuttavia, il ministro degli Esteri canadese Chrystia Freeland non si impegnerà a risolvere i problemi sull'agenda di Washington. "Il negoziato richiederà tutto il tempo necessario per ottenere un buon affare", ha detto ai giornalisti venerdì dopo una breve riunione di mezz'ora.
Il rappresentante del commercio statunitense Robert Lighthizer ha posto un po' del peso della corsa al Messico, le cui elezioni sono fissate per il 1 luglio, anche se il ministro dell'economia messicana Ildefonso Guajardo ha affermato che "non sacrificheremo la qualità di un accordo a causa della pressione di tempo,"
Tra gli ostacoli principali che devono essere superati per raggiungere un accordo vi sono le questioni relative alla percentuale di automobili che devono essere prodotte in Nord America e una "clausola sul tramonto" che richiederebbe il rinegoziamento del NAFTA ogni cinque anni. Venerdì scorso, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che il NAFTA è stato un "terribile, orribile disastro per questo paese".
Gli analisti sono preoccupati che l'aumento delle frustrazioni e le continue critiche renderanno difficile la risoluzione dei problemi in modo soddisfacente. Se gli Stati Uniti si ritirano dal NAFTA come il Presidente Trump ha minacciato, potrebbero avere impatti significativi sul commercio internazionale e quindi sulle valute dei paesi partecipanti.
Anche il Regno Unito è sotto pressione per il commercio
Le nazioni nordamericane non sono le uniche a sentire la pressione per risolvere le loro differenze commerciali. Il primo ministro britannico Theresa May sta affrontando problemi commerciali come il Regno Unito si prepara alla Brexit. Maggio non ha ancora stabilito se il Regno Unito rimarrà in un'unione doganale con il Regno Unito per contribuire a evitare tariffe e frustranti ritardi alle frontiere. Pur rimanendo in un sindacato può risolvere alcuni problemi, molti lo considerano un sell-out. Maggio ha proposto una quasi-soluzione che imporrebbe al Regno Unito l'imposizione di dazi sulle importazioni extra UE, una soluzione che ha suscitato molto scetticismo mentre il Regno Unito cerca di costruire legami con paesi non UE. Le esportazioni del Regno Unito verso l'UE sono in costante calo e molti hanno sostenuto che il Regno Unito deve trovare nuovi paesi con cui lavorare. L'imposizione di tariffe su paesi non UE contraddirebbe direttamente questo obiettivo.