L'ultimo rally dell'euro si è concluso con l'intensificarsi delle relazioni commerciali già tese tra l'Eurozona e gli Stati Uniti. Venerdì, il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato che avrebbe imposto una tariffa del 20% sulle importazioni di automobili dell'UE; questo ha portato il capo dell'UE, Jean Claude Juncker, a rispondere che l'UE avrebbe reagito allo stesso modo. Con una guerra commerciale, la birra ha mandato l'euro a sbandare, nonostante i dati economici migliori e le notizie incoraggianti del governo italiano che sarebbero rimasti nell'UE.
Come riportato alle 10:04 (BST) a Londra, l'EUR/USD è stato scambiato a 1,1647 $, in calo dello 0,06% e al di sotto della sessione di 1,16286 $, mentre il picco è stato registrato a 1,1630 $. L'EUR/JPY è scambiato a 127,543 Yen, una perdita dello 0,48%; la coppia ha spaziato da 127,2860 Yen a 128,3300 Yen.
Yen più alto sulla minaccia commerciale cinese
Mentre il dollaro americano sta trovando sostegno contro l'euro, è una storia diversa rispetto allo yen giapponese. L'aumento delle preoccupazioni commerciali globali ha pesato sulla propensione al rischio. L'amministrazione Trump ha dichiarato che avrebbe limitato gli investimenti cinesi in società statunitensi nel settore tecnologico; Trump ha anche detto che intendeva limitare le importazioni legate alla tecnologia in Cina. La coppia USD/JPY è stata scambiata a 109.473 Yen, in calo dello 0,35%; la coppia in precedenza ha colpito una sessione bassa di 109.376 Yen, mentre il picco è a 110.026 Yen;