I prezzi del petrolio si sono abbassati giovedì mattina prima dell’incontro dell'OPEC di venerdì a Vienna, che determinerà il destino dei tagli alla produzione che hanno guidato i prezzi negli ultimi 18 mesi. I tagli alla produzione hanno ridotto la saturazione globale del greggio, ma i prezzi sono saliti ai massimi di 3 anni e mezzo, portando i leader dell'OPEC a rivalutare la loro strategia per non far salire i prezzi troppo rapidamente.
Russia e Arabia Saudita sono a favore di un aumento dei livelli di produzione. Entrambi i paesi hanno la capacità di aumentare sostanzialmente la produzione. Paesi come il Venezuela, l'Iraq e l'Iran invece, che mancano della capacità di riserva dei paesi più grandi, sono desiderosi di mantenere in atto i tagli alla produzione. La Nigeria, per esempio, ha affermato che sosterrà un aumento di 300,000 barili al giorno mentre la Russia ha proposto di aggiungerne altri 1,5 milioni di barili al giorno.
Come riportato dalla CNBC, il ministro iraniano del Petrolio Bijan Zanganeh ha accennato alla possibilità che l'Iran acconsenta a un piccolo rialzo delle forniture, una completa inversione delle sue dichiarazioni di inizio settimana. Gli analisti sono preoccupati che questo incontro potrebbe concludersi senza un accordo, una mossa che ricorda un incontro simile nel 2011 che aveva gettato i mercati petroliferi in subbuglio. Gli ultimi commenti di Zanganeh hanno calmato leggermente i nervi, sebbene esista ancora la possibilità di uno stallo.
Una delle principali preoccupazioni da affrontare nell'incontro dell'OPEC in arrivo, sarà come reagire al calo della produzione nei paesi in difficoltà come il Messico, l'Angola e il Venezuela, la cui produzione in calo proviene da conflitti interni, piuttosto che dai tagli alla produzione dell'OPEC. A preoccupare sono anche le sanzioni che dovrebbero essere imposte sulle esportazioni iraniane entro la fine dell'anno, che potrebbero avere un impatto sulla produzione del paese.
I future sul petrolio Brent sono scesi dello 0,63% a 74,27$ al barile, alle 13:20 (HK/SIN). I future del WTI statunitense sono scesi dello 0,37% a 65,47$ al barile.