Martedì i mercati azionari globali hanno continuato a scendere, con il susseguirsi delle preoccupazioni degli investitori per le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. I mercati cinesi hanno subito le perdite maggiori, con il Composite di Shanghai in calo dello 0,66% alle 13:19 (HK/SIN). L'indice era crollato di oltre l'1% nelle prime fasi delle contrattazioni, prima di riprendersi leggermente. Lo Shanghai Composite sta affrontando la possibilità di finire in territorio del mercato ribassista nel caso in cui terminasse la giornata con una perdita superiore allo 0,5%. Il territorio degli orsi viene classificato quando mostra un calo del 20% o più, dai massimi di 52 settimane.
Il Kospi della Corea del Sud ha perso lo 0,37% e l'indice Hang Seng di Hong Kong è diminuito dello 0,26%. Il Nikkei 225 era a un modesto 0,03% più basso. I cali in Asia sono arrivati dopo che durante la notte, gli scambi di Wall Street hanno sofferto la loro peggior giornata da oltre due mesi.
Il settore tecnologico ha riportato perdite a Wall Street, mentre gli investitori hanno mostrato preoccupazione per un settore che dipende fortemente dalle entrate cinesi. Secondo quanto riferito lunedì, il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti stava rimuginando restrizioni sulle società con almeno il 25% di proprietà d’acquisto di imprese tecnologiche statunitensi. Come riportato dalla CNBC, il segretario al Tesoro Steven Mnuchin ha affermato che la restrizione agli investimenti cinesi è una “fake news”, ma che le restrizioni agli investimenti verranno applicate presto a tutti i paesi, non solo alla Cina. Tuttavia, gli investitori restano confusi, con una dichiarazione del consigliere economico della Casa Bianca, Peter Navarro, il quale ha affermato che “non ci sono piani” per bloccare gli investimenti stranieri.
Secondo quanto riportato lunedì dal Wall Street Journal, la scorsa settimana il presidente cinese Xi Jinping ha dichiarato che non esiterà a prendere provvedimenti contro gli Stati Uniti, se necessario. “In Occidente si ha la nozione che se qualcuno ti colpisce sulla guancia sinistra, si porge l'altra guancia”, ha detto Xi. “Nella nostra cultura, restituiamo il colpo”, ha detto in una dichiarazione al Global CEO Council. I commenti dei leader statunitense e cinese hanno schiacciato la propensione al rischio e hanno suggerito agli investitori che la guerra commerciale non si concluderà nel prossimo futuro.