Il dollaro USA è salito contro lo yen giovedì, mantenendosi vicino ai massimi di sei mesi dopo che nuovi dati economici hanno riconfermato le aspettative per altri due rialzi dei tassi prima della fine dell'anno. I dati pubblicati mercoledì hanno mostrato che i prezzi alla produzione USA erano più alti in giugno, il più grande aumento annuale in 6 anni e mezzo. Lo yen ha anche dovuto fare i conti con la divergenza della politica monetaria tra la Federal Reserve e la Bank of Japan e la distanza tra l'obiettivo di inflazione del 2% della BOJ e gli attuali livelli di inflazione.
Mercoledì, il dollaro ha superato la barriera del 112 contro lo yen per la prima volta dal 10 gennaio di quest’anno. Mercoledì il biglietto verde è aumentato dell'1,3%, raggiungendo un massimo di 112,175 yen. Il movimento della coppia è stato una sorpresa per i commercianti che in precedenza avevano fatto affidamento sullo yen come un rifugio sicuro tra le continue tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. Aalle 10:00 HK/SIN, il dollaro scambiava in rialzo dello 0,21%, a 112,24.
L'euro è stato scambiato in modo relativamente piatto giovedì mattina, con una crescita modesta rispetto al dollaro dello 0,04% a 1,1674$ nei primi scambi, e in rialzo dello 0,09% rispetto alla sterlina britannica. Mercoledì i titoli europei hanno chiuso la loro serie vincente di sei giorni mentre le paure per il commercio hanno spaventato gli operatori nonostante le aspettative per una consistente stagione di guadagni. Tutti i settori europei erano in rosso. Gli indici di Wall Street hanno seguito il trend al ribasso, anche se giovedì i titoli asiatici sono stati ampiamente più alti.
All'inizio della sessione di negoziazione, il Nikkei 225 era in rialzo dell'1,22% e il Composite di Shanghai è salito dell'11,1%. L'indice Hang Seng di Hong Kong è salito dello 0,19%, il Kospi ha guadagnato lo 0,40% e l'ASX è aumentato dello 0,73%.