Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è incontrato mercoledì con il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, e i rapporti sulla riunione indicano che il presidente Trump ha accettato di trattenersi dall'attuare i suoi imminenti dazi sul settore automobilistico mentre le due parti continueranno i negoziati per altre sfide commerciali.
Dopo l'incontro, il presidente Juncker ha affermato che una delle aree su cui concentrarsi sarà l'attuale dazio degli USA su acciaio e alluminio. I dazi sono stati implementati per rimanere in linea con le politiche protezionistiche di Trump, ma sono stati estremamente problematici sia per l'Europa che per gli altri partner commerciali degli Stati Uniti, tra cui Canada e Messico.
Nel suo resoconto dell'incontro, Trump ha scritto che “è stata fatta rapidamente una svolta che nessuno riteneva possibile!” Questo linguaggio è stato nettamente diverso rispetto a solo dieci giorni fa, quando Trump ha fatto riferimento all'Unione europea come a un “nemico” nel commercio.
L'ottimismo emerso dall'incontro si è riflesso mercoledì a Wall Street, dove tutti e tre i principali indici hanno chiuso più in alto. L’apertura di giovedì viene però messa in discussione, dal momento che le azioni di Facebook sono crollate nel trading fuori orario, dopo aver mancato le aspettative. Le azioni del colosso tecnologico sono crollate di oltre il 20% e la compagnia potrebbe perdere più di 123 miliardi di dollari. Alcuni analisti hanno accusato per il crollo le nuove normative europee sulla privacy (GDPR) e il recente scandalo Cambridge Analytica, sebbene ci fossero altri motivi per il declino, incluso il calo degli utenti attivi giornalieri rispetto alle previsioni.
Al contrario, la capogruppo di Google, Alphabet, è salita ai massimi di tutti i tempi martedì dopo aver pubblicato risultati finanziari stellari per il secondo trimestre. Gli analisti sono ottimisti riguardo alla più ampia offerta della società, che include YouTube, macchine con pilota automatico e altri servizi tecnologici.
Giovedì mattina il dollaro era relativamente piatto contro l'euro, scambiato a 1,1729$. Il biglietto verde è sceso dello 0,15% rispetto allo yen, scambiato a 110,80. Il dollaro era inferiore anche rispetto alla sterlina britannica, scambiando a 1,3199$ alle 10:46 (HK/SIN).