Giovedì, il dollaro USA è stato scambiato vicino ai minimi di sette settimane contro i suoi principali partner commerciali mentre i trader si sono allontanati dalla valuta per timore della spirale di guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. L'indice del dollaro era in calo dello 0,03% a 94,50 .DXY alle 13:16 (HK/SIN), vicino a un minimo di sette settimane di 94.308 che è stato colpito martedì. Il biglietto verde è sceso dello 0,17% rispetto allo yen, scambiato a 112,10. Anche la sterlina e l'euro hanno guadagnato rispetto al dollaro, scambiando rispettivamente a 1,3149$ e 1,186$.
Mercoledì il premier cinese Li Keqiang ha annunciato che il suo paese applicherà nuovi dazi su circa 60 miliardi di dollari di beni degli Stati Uniti, una risposta diretta ai 200 miliardi di $ di imposte che il presidente degli Stati Uniti Trump ha implementato sui prodotti cinesi lunedì.
Nonostante le fatiche del dollaro, la valuta si dirige verso il suo più forte guadagno settimanale nel 2017, con un aumento settimanale di poco inferiore all'1%. Gli analisti hanno notato che la vittoria del partito di estrema destra, Alternativa per la Germania, alle elezioni della scorsa settimana ha rafforzato la fiducia nel dollaro nei confronti dell'euro, dal momento che i trader hanno iniziato a temere che i sentimenti antieuropei nell'UE potessero non sostenere la moneta unica. La Germania non è l'unico paese ad affrontare forti movimenti anti-europei; seguono Spagna e Italia, che hanno già mostrato questo lato della loro agenda politica.
Una nuova ondata di colloqui sulla Brexit ha ulteriormente testato la sterlina giovedì, dopo che la valuta ha toccato i massimi di due mesi ieri, quando i dati sull'inflazione del Regno Unito hanno superato le aspettative del mercato. Sebbene la sterlina sia rimasta forte rispetto al dollaro, si è leggermente ridotta dopo le osservazioni del Primo Ministro Theresa May secondo cui il Regno Unito ha respinto l'ultima offerta dell'UE per risolvere la questione dei confini irlandesi.