Si stima che l'impatto dei timori per la guerra commerciale, generati dalla continua spaccatura tra Stati Uniti e Cina, crei meno danni ai tassi di crescita globale di quanto inizialmente previsto. Di conseguenza, un miglioramento nel sentiment di rischio ha spinto al ribasso lo yen giapponese e il dollaro USA, come valute di rifugio sicuro. Nel frattempo, le valute associate a un ambiente a più alto rischio, compresi i Dollari australiano e il Kiwi, stanno beneficiando del cambiamento del sentiment.
Come riportato alle 10:06 (JST) a Tokyo, la coppia EUR/USD è stata scambiata al rialzo a 1,18$, un guadagno dello 0,02% mentre la coppia USD/JPY è stata scambiata a quota 112,48 Yen. Il NZD/USD è stato scambiato più alto a 0,6686$, in rialzo dello 0,01% e al di sotto del picco precedente di 0,66917$ mentre il minimo è a 0,66806$. L'AUD/USD è stato scambiato al ribasso a 0,7286$, in calo dello 0,05% e si è discostato dal precedente picco di 0,72947$; questa settimana il dollaro australiano ha guadagnato quasi l'1,9% grazie al miglioramento del rischio.
Attesa per i dati preliminari del PMI dell'eurozona
Ancora oggi, l'attenzione dei mercati si rivolgerà al gran numero di dati PMI provenienti dalla zona euro. In generale, gli economisti si aspettano che in Francia, i Markit Surveys di settembre mostreranno un certo indebolimento sia nel settore manifatturiero che in quello dei servizi, mentre in Germania e nell'Eurozona, i PMI manifatturieri mostreranno un leggero calo e i settori dei servizi dovrebbero rimanere invariati.