Sebbene attualmente inferiori, gli ottimistici dati del lavoro di venerdì scorso hanno in precedenza contribuito a spingere lo slancio del dollaro USA in territorio positivo. Il Dipartimento del lavoro degli Stati Uniti ha riferito venerdì che i posti di lavoro nel settore privato sono aumentati a 201,000 ad agosto, leggermente superiori ai 191,000 previsti; le cifre di luglio sono state tuttavia riviste di 10,000 unità. Anche i guadagni orari medi (rispetto all’anno precedente) sono risultati migliori delle attese al 2,9% in agosto, al di sopra della previsione del 2,7%.
Come riportato alle 11:03 (JST) a Tokyo, la coppia USD/JPY era scambiata a 110,949 Yen, in calo dello 0,03% e ben al di sotto del picco della sessione di 111,090 Yen. La coppia EUR/USD è scambiata a 1,1567$, in calo dello 0,03%; la coppia ha oscillato da un minimo di 1,1540$ a un picco di 1,15642$ nella sessione di oggi.
La minaccia commereciale di Trump solleva preoccupazioni
I timori di un'escalation nel conflitto commerciale tra Stati Uniti e Cina avevano inizialmente contribuito a fornire supporto al biglietto verde come valuta rifugio. Il presidente Trump ha minacciato la Cina con dazi aggiuntivi su quasi tutte le merci importate negli Stati Uniti; ciò equivarrebbe a circa 267 miliardi di dollari in beni cinesi. Gli analisti dicono che l'ultima minaccia non è stata ancora valutata dagli investitori, ma l'atteggiamento protezionistico dell'amministrazione Trump potrebbe ora ritorcersi contro.