Il dollaro USA si è allontanato dalla depressione di 2 settimane e mezzo di mercoledì sulla scia di un sospiro di sollievo collettivo dopo la fine delle elezioni statunitensi di metà mandato. Gli investitori FX stanno invece concentrando l'attenzione sull'attuale riunione di politica monetaria della Federal Reserve Bank. Le aspettative dell'ultimo poll di economisti e analisti sono che la Fed mantenga i tassi ai livelli attuali, ma potrebbe segnalare un inasprimento per il mese prossimo. Ciò è generalmente in linea con i mercati che prevedono una probabilità dell'80% che la Fed si muova presto verso un contesto di tassi più ristretti.
Come riportato alle 11:24 (GMT) a Londra, la coppia EUR/USD è stata scambiata al ribasso a 1,1415$, in calo dello 0,14% e fuori dal minimo di 1,14120$; il picco per la sessione è stato a 1,14449$. La coppia GBP/USD era scambiata a 1,31$, una perdita dello 0,30%; la coppia è andata da 1,3088$ a 1,3150$ nella sessione di oggi. Contro il rifugio sicuro Yen giapponese, la coppia USD/JPY è stata scambiata a 113,724 Yen, con un guadagno dello 0,186%.
Attenzione anche su Draghi
Mentre con probabilità la Fed sarà al centro dell'attenzione del mercato FX, i commercianti resteranno anche in attesa di eventuali segni o indizi dal capo della Banca centrale europea, Mario Draghi, che parlerà più tardi oggi in un forum in Irlanda. Ieri, Draghi ha incontrato il ministro delle Finanze italiano e lo ha incoraggiato a garantire un alto grado di disciplina fiscale per contenere il debito estensivo del paese. La questione del debito sovrano in Italia potrebbe pesare sull'euro, soprattutto se le agenzie di rating del debito decidessero di declassare il debito del paese.