Le sanzioni petrolifere e finanziarie proposte dagli Stati Uniti contro l'Iran entreranno in vigore oggi, aggiungendo la pressione sul regime iraniano per ridurre i suoi sviluppi missilistici e il programma nucleare. L'obiettivo delle sanzioni è non solo ripristinare un senso di sicurezza, ma ridurre l'influenza militare in espansione dell'Iran in Medio Oriente.
Le sanzioni proposte da Washington ripristineranno le sanzioni precedenti che sono state attenuate nel 2015 con il patto nucleare del presidente Barack Obama con l'Iran, che il presidente Trump ha definito l'accordo "peggiore di sempre" negoziato dagli Stati Uniti. Le sanzioni aggiungeranno anche 300 nuovi blocchi contro il trasporto iraniano e industrie finanziarie. I dettagli completi delle nuove sanzioni saranno rilasciati alle 8:30 am oggi dal Segretario di Stato Mike Pompeo e dal Segretario al Tesoro Steven Mnuchin.
Dopo la sua richiesta a Washington di "massima flessibilità" la scorsa settimana, la Corea del Sud ha ricevuto un'esenzione dalle sanzioni iraniane che saranno adottate dalla maggior parte degli alleati degli Stati Uniti. Venerdì, Washington ha annunciato che otto importatori saranno autorizzati a continuare ad acquistare petrolio iraniano. I paesi specifici, ad eccezione della Corea del Sud, non sono ancora stati nominati, ma la decisione di giustificare alcuni paesi dalle sanzioni ha messo sotto pressione i prezzi del petrolio.
Lunedì i prezzi del petrolio erano più bassi, con i futures statunitensi WTI in calo dello 0,57% a 62,78 dollari al barile, mentre i future sul petrolio Brent sono scesi dello 0,47% a 72,49 dollari al barile, alle 2:22 pm. HK / SIN. I futures statunitensi WTI sono diminuiti di oltre il 18% dall'inizio di ottobre e il Brent è diminuito di oltre il 16% nello stesso periodo.