I mercati globali hanno continuato a cercare la direzione giovedì, dato che l'incertezza degli investitori riguardo allo stato dell'economia globale ha creato opportunità sia per preoccupazione che per ottimismo. In Australia, i dati sull'occupazione rilasciati giovedì sono stati superiori alle aspettative, mostrando la creazione di 21.600 posti di lavoro a dicembre, molto più dei 16.500 posti di lavoro previsti. Il tasso di disoccupazione in calo è stato fissato al 5%, inferiore a quello previsto dagli analisti del 5,1%. L'indice ASX 200 dell'indice di riferimento australiano è salito dello 0,38% a partire dalle 2:48 pm. HKSIN, anche se il dollaro australiano è scivolato nel commercio a metà pomeriggio, dirigendosi più in basso rispetto al dollaro a 0.7096.
L'ottimismo in fondo, è stato mitigato da persistenti preoccupazioni per le tensioni commerciali tra Washington e Pechino e da nuove tensioni diplomatiche tra gli Stati Uniti e il Venezuela. Mercoledì scorso, l'amministrazione Trump ha annunciato che avrebbe appoggiato Juan Guaido, il leader dell'Assemblea nazionale venezuelana, una mossa che ha direttamente causato il presidente del paese, Nicolas Maduro, a richiamare tutti gli agenti diplomatici venezuelani dagli Stati Uniti, e a interrompere immediatamente i legami con Washington. L'aumento delle tensioni tra i paesi potrebbe essere potenzialmente dannoso per entrambe le parti e potrebbe avere impatti di ampia portata, dal momento che gli Stati Uniti sono un grande acquirente di greggio pesante dalla Repubblica Bolivariana del Venezuela, e il Venezuela è un grande importatore di greggio super leggero dagli Stati Uniti. inoltre preoccupato dal momento che il presidente Trump ha dimostrato di essere disposto a far rispettare le sanzioni, e dal momento che il Venezuela detiene la presidenza di turno dell'OPEC quest'anno, tali sanzioni potrebbero avere un impatto su tutti i maggiori produttori mondiali di petrolio.
I futures statunitensi WTI sono scesi dello 0,57% a metà pomeriggio in Asia, scambiati a 52,32 dollari al barile, mentre i future sul greggio Brent sono scambiati a 60,79 dollari al barile, anch'essi in calo di 0,57 punti percentuali