A quanto pare, i problemi del commercio tra Stati Uniti e Cina, hanno fatto da motore ai mercati molte volte negli ultimi mesi, e venerdì sembra non aver fatto eccezione. Gli indici azionari asiatici erano ampiamente inferiori verso la fine della settimana, sotto pressione dalle preoccupazioni dei commercianti per le crescenti tensioni commerciali.
Giovedì, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato di non avere intenzione di incontrare il presidente cinese Xi Jinping prima della scadenza dell’1 marzo, entro la quale i due paesi devono raggiungere un accordo commerciale. Gli analisti speravano che Trump andasse anche in Cina nel suo imminente viaggio in Asia, dal momento in cui ha in programma di incontrare il leader nordcoreano Kim Jong Un, ma i commenti più recenti di Trump hanno dissipato questa convinzione. I commenti del presidente americano hanno spazzato le speranze di una rapida soluzione alla disputa, scatenando una svendita su Wall Street giovedì. Il Nasdaq ha chiuso a -1,18%, il Dow Jones Industrial Average ha chiuso in calo dello 0,87% e l'indice S&P 500 ha chiuso in ribasso dello 0,94%.
A mettere sotto pressione i mercati, è stata anche una relazione pubblicata giovedì, secondo cui il presidente Trump sta pianificando di firmare la prossima settimana un ordine esecutivo che vieterebbe le apparecchiature di telecomunicazione cinesi dalle reti wireless degli Stati Uniti. Secondo il rapporto, il divieto sarà rilasciato prima del Mobile World Congress che si terrà a Barcellona alla fine del mese. Sebbene Washington continui a sostenere che il divieto è interamente per la sicurezza informatica negli Stati Uniti, Huawei, uno dei maggiori produttori di apparecchiature di rete nel mondo, continua a sostenere che i suoi prodotti sono completamente sicuri e che Trump utilizza le pretese della sicurezza informatica per prevenire la concorrenza da parte delle società di telecomunicazioni cinesi negli Stati Uniti.
In Asia, il giapponese Nikkei 225 è stato l’indice che ha perso di più, precipitando dell'1,95% alle 13:42 HK/SIN venerdì. Il Kospi della Corea del Sud era vicino, in calo dell'1,24%. L'indice Hang Seng di Hong Kong ha visto un declino dello 0,50% e l'ASX 200 australiano è sceso dello 0,34%.
Venerdì, il primo ministro della Nuova Zelanda, Jacinda Ardern, ha affermato che le tensioni commerciali tra USA e Cina potrebbero incidere negativamente sull'economia del suo paese e danneggiare gli esportatori, dato che la Cina è il principale partner commerciale della Nuova Zelanda, generando 16,6 miliardi di dollari nei 12 mesi precedenti al settembre 2018 (più del doppio delle vendite del paese negli Stati Uniti). Ardern ha anche espresso preoccupazione per un accordo no-Brexit e come una simile decisione potrebbe avere un impatto sull'economia globale.