L'OPEC e i suoi alleati produttori di petrolio hanno annullato lunedì la loro prevista riunione di aprile, una mossa che ha confermato che i tagli alla produzione iniziati a gennaio proseguiranno almeno fino a giugno. Secondo Khalid al-Falih, ministro dell'Arabia Saudita, la decisione è stata presa perché l'OPEC si aspetta che il mercato del petrolio resti sovraffollato almeno per la prima metà del 2019. Il ritardo consentirà ai membri di valutare il mercato con un quadro più ampio e di vedere come le sanzioni su Venezuela e Iran avranno un impatto sull'offerta globale.
La decisione di estendere i tagli di produzione o di fermarli probabilmente arriverà alla riunione del comitato di monitoraggio ministeriale del 25 giugno. I tagli alla produzione attuati a gennaio hanno aumentato significativamente i prezzi del petrolio dall'inizio dell'anno. I tagli hanno rimosso 1,2 milioni di barili al giorno dalla produzione, ma alcuni produttori stanno ancora producendo al di sopra delle loro quote fisse, il che lascia spazio per ulteriori tagli, se necessario. Estendere i tagli, tuttavia, potrebbe causare tensioni tra Russia e OPEC
I futures sul greggio Brent sono aumentati dello 0,12% a 6:29 pm HK / SIN, per scambiare a 67,62 dollari al barile. I future WTI statunitensi sono scesi dello 0,08%, scambiati a 59,04$ al barile.
Fiducia australiana un po' più alta
In Australia, la fiducia dei consumatori è cresciuta del 2,2 % dopo il crollo del 4,6 % della scorsa settimana, come riportato da ANZ martedì. Ulteriori dati dall'Australia di oggi hanno dimostrato che nella riunione del consiglio di amministrazione della banca di marzo, il consiglio ha sottolineato l'incertezza sul rallentamento del paese nei dati di produzione, anche se il mercato del lavoro rimane supportato. Il Board (consiglio di sorveglianza) ha osservato che "nelle valutazioni sarebbe stato opportuno mantenere costante il tasso di crash, mentre nuove informazioni sono diventate disponibili e potrebbero aiutare a risolvere le attuali tensioni nei dati economici interni." Il dollaro australiano è stato scambiato per lo più piatto dopo questa notizia, 0,03 % modesto nel primo pomeriggio, a 0,7104 $. Il dollaro USA si è anche allentato contro la maggior parte degli altri partner commerciali, scendendo dello 0,14% rispetto allo yen a 111,26. L'euro e la sterlina britannica erano entrambi in rialzo dello 0,06% rispetto al biglietto verde.