Mercoledì, il dollaro australiano ha colpito un minimo di 2 mesi contro il suo omologo statunitense durante gli scambi di Londra; le indicazioni di un rallentamento dell'economia australiana stanno sostenendo le aspettative degli analisti per cui la Reserve Bank of Australia probabilmente abbasserà i tassi di interesse. Si prevede inoltre una prospettiva più accomodante da parte della Bank of Canada, che ha comportato un ribasso per il dollaro canadese rispetto al biglietto verde. Dato il declino dell'economia globale, entrambe le banche centrali seguiranno il percorso tracciato dalla maggior parte delle principali banche centrali.
Come riportato alle 11:37 (GMT) di Londra, l'AUD/USD era scambiato a 0,7027$, in calo dello 0,6967% e fuori dal minimo della sessione di 0,702242$, mentre il massimo del giorno di negoziazione è stato registrato a 0,70922$. Anche il NZD/USD è stato inferiore, scambiato a 0,6778$, in calo dello 0,2076%; la coppia è andata da 0,67532$ a 0,68016$. Il cambio USD/CAD è stato scambiato a 1,3374C $ , in rialzo dello 0,1273%, fuori dal picco della sessione di 1,3930C $.
Dollaro sollevato dai dati
Gli analisti dicono che negli ultimi giorni, il dollaro americano sta trovando supporto da dati inaspettatamente forti. Gli ultimi, arrivano da Markit Survey che riporta che la lettura del settore dei servizi negli Stati Uniti è arrivata a 56,0 a febbraio, leggermente inferiore al 56,2 previsto. La lettura dell'indice ISM non manifatturiero è arrivata a 59,7, battendo le previsioni degli analisti per un aumento a 57,3. È stato inoltre riferito che le vendite di nuove case sono state inaspettatamente più elevate a febbraio su base mensile.