La sterlina britannica non è riuscita a mantenere lo slancio ed è scesa contro il dollaro USA a causa dei dubbi sul fatto che il primo ministro riesca ad ottenere l'approvazione parlamentare sugli emendamenti relativi alla Brexit. Theresa May probabilmente richiederà il terzo voto sui suoi emendamenti domani o mercoledì, nonostante l'apparente battuta d'arresto per le forti critiche di Boris Johnson, l'ex segretario agli esteri, il quale ha affermato che la May deve apportare modifiche ai suoi piani per il backstop dei confini irlandesi. Potrebbe essere necessaria l'approvazione dei legislatori prima di poter presentare le modifiche ai funzionari dell'UE più avanti nella settimana.
Come riportato alle 11:39 (GMT) di Londra, la coppia GBP/USD era scambiata a 1,3243$, in calo dello 0,3986% e fuori dal minimo precedente di 1,3228$. La coppia EUR/GBP è stata scambiata al rialzo a 0,8569 Pence, con un guadagno dello 0,6507%; la coppia ha spaziato da un minimo di 0,85111 Pence ad un picco di 0,85800 Pence nella sessione di negoziazione di oggi.
Aussie e Kiwi in salita sulle speranze per la Fed
In Asia, il dollaro australiano è riuscito a muoversi più in alto rispetto al dollaro USA nella speranza che la Federal Reserve statunitense mantenga questa settimana la sua posizione più accomodante. Le aspettative sono che i dati generalmente più deboli osservati di recente probabilmente manterranno la Fed sotto una certa pressione. Venerdì è stato riferito che, su base mensile, la produzione industriale ha toccato lo 0,1% a febbraio, ben al di sotto dello 0,4% previsto dagli analisti. L'AUD/USD era scambiato a 0,7099$, in rialzo dello 0,1538%, mentre il NZD/USD era scambiato a 0,6864$, con un guadagno dello 0,3054%.