L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) ha recentemente presentato un rapporto durante una riunione dell'ONU dove affermano che la dimensione della classe media è in calo nei paesi economicamente più sviluppati mentre i più ricchi e potenti godono di guadagni in crescita, aumentando disuguaglianza sociale ed economica.
Mentre il 68% dei baby boom apparteneva alla classe media quando avevano poco più di vent'anni, il 60% della generazione di ragazzi (nati tra il 1983 e il 2002) non sono così fortunati. Il rapporto definisce la classe media come un gruppo costituito dalle persone che guadagnano tra il 75% e il 200% del reddito medio nazionale.
Il rapporto, intitolato "Sotto pressione: la classe media spremuta", afferma che l'aumento dei costi della vita è uno dei principali fattori alla base di questo fenomeno, insieme a salari stagnanti e occupazione instabile. I costi per l'alloggio, la salute e l'istruzione sono tra le cause principali di questo aumento del costo della vita, poiché queste spese tendono ad essere più che l'aumento dei salari.
Questo costoso stile di vita fa sì che i ragazzi della nuova generazione, spendono più di quello che guadagnano, facendoli indebitare per mantenere il loro ritmo vitale.
Il reddito medio, d'altro canto, sta aumentando ad un ritmo più lento, lo 0,3% rispetto all'1,0% negli anni '80 e l'1,6% negli anni '90 e nel decennio successivo. Solo Israele e la Turchia hanno goduto di migliori redditi medi dopo la crisi del 2008, che ha colpito enormemente la classe media e ha modellato le loro aspettative sul futuro.
La nuova generazione soffre anche di insicurezza lavorativa, principalmente causata dall'automazione, che attualmente minaccia circa il 16% dei posti di lavoro della classe media.
Questo fenomeno è legato all'aumento del populismo e ai nascenti movimenti sociali nei paesi del primo mondo e alla diminuzione della mobilità sociale.
L' OCSE raccomanda ai suoi membri di investire nell'istruzione per la classe media al fine di aumentare i loro guadagni e di implementare un sistema fiscale più progressivo.