La Banca Centrale della Nuova Zelanda ha preso l'iniziativa e impostato un allentamento della politica monetaria, rendendo di fatto il primo paese nel mondo sviluppato di recente che ha scelto di tagliare i tassi di interesse e di segnalare la sua disposizione a fare ulteriori riduzioni in futuro, se le circostanze lo richiederanno. Questa è la prima volta che la banca centrale neozelandese abbassa il tasso di interesse da novembre 2016.
Il comitato per la politica monetaria della Banca centrale, insieme al governatore Adrian Orr, ha deciso di prendere questa posizione politica a causa dell'inflazione debole e dei dati economici del lavoro debole. La decisione, che è stata raggiunta per consenso, contrasta molto con le posizioni di politica monetaria di altre banche centrali, in particolare quella degli Stati Uniti, il cui governatore della banca centrale Jerome Powell, è stato recentemente criticato dal presidente Donald Trump per aver scartato l'allentamento quantitativo e mantenuto lo stesso livello dei tassi di interesse.
"Un OCR (official cash rate) più basso è necessario per sostenere le prospettive sull'occupazione e sull'inflazione", ha affermato la Banca Centrale della Nuova Zelanda dopo aver fissato il tasso all'1,5 %, "Un OCR più basso ora è più coerente con il raggiungimento dei nostri obiettivi e offre una prospettiva più equilibrata per tassi di interesse ", ha aggiunto la banca.
In seguito, la banca ha segnalato ulteriori riduzioni per il futuro, affermando che vi è circa il 50 % di probabilità di un altro taglio.
"La prossima mossa nell'OCR sarà probabilmente dipendente dai dati; siamo stati disegnati a matita in agosto ma riteniamo che i rischi siano distorti in una mossa successiva ", ha dichiarato Nick Tuffley, il capo economista della Banca centrale. "L'attuale prospettiva OCR della RBNZ suggerisce una valutazione misurata prima di un ulteriore taglio, piuttosto che un senso di urgenza", ha aggiunto.
La proiezione della Banca centrale mostra una riduzione ufficiale del tasso di cassa dell'1,48% alla fine di quest'anno e dell'1,36% nel terzo trimestre dell'anno prossimo.
La banca ha anche deciso di ridurre le sue previsioni di crescita economica, affermando che ora prevedono una crescita economica annuale del 2,2 % invece del precedente 2,9 %. La banca si aspetta inoltre che la crescita economica si riprenda nel 2020, stabilendo le sue previsioni nel 3,2 percento.