Il dollaro USA era sotto pressione durante la sessione di negoziazione asiatica di venerdì e si prevede registri una perdita settimanale contro la maggior parte dei suoi principali rivali. La Federal Reserve si è unita alla maggior parte delle altre banche centrali delle economie sviluppate e sta pianificando un approccio più flessibile ai tassi di interesse futuri. Gli analisti dicono che le preoccupazioni sul peggioramento dei tassi di crescita globale stanno costringendo le banche centrali a rivalutare la loro politica. Alcuni analisti ritengono che gli ultimi dati indichino un prolungato periodo di pressione di vendita per il biglietto verde. Un fattore che potrebbe fornire una nota positiva è qualsiasi progresso nei colloqui commerciali nel prossimo incontro del G20 in Giappone che si terrà la prossima settimana, anche se gli analisti dicono che la probabilità di una svolta è bassa.
Come riportato alle 10:26 (JST) a Tokyo, la coppia USD/JPY era scambiata a 107,3230 Yen, in rialzo dello 0,0214% e fuori dal precedente minimo di 107,236 Yen. La coppia GBP/USD è stata scambiata a quota 1,2709$, in rialzo dello 0,0181%; la coppia ha oscillato da un minimo di 1,2703$ a un massimo di 1,2712$. L'EUR/USD è stato scambiato a quota 1,1295$, un guadagno dello 0,0319% e fuori dal precedente massimo dei 1,12987$.
BoE mantiene la retorica su aumento tassi
Data l'ultima dichiarazione della Fed, i mercati hanno già iniziato a mettere in conto tre tagli dei tassi per il 2019, con il primo che potrebbe essere annunciato poco dopo la riunione del mese prossimo. Verso il 2020, gli analisti ritengono che potrebbe essere in arrivo un totale di cinque tagli dei tassi entro la metà del prossimo anno. La Banca d'Inghilterra, nel frattempo, ha mantenuto la sua retorica per cui è pronta per ulteriori aumenti dei tassi; probabilmente manterrà un tono di cautela almeno fino alla scadenza del 31 ottobre alla Brexit.