Il leader del Partito laburista britannico, Jeremy Corbyn, potrebbe cambiare la sua posizione in merito alla Brexit e spingere apertamente per un secondo referendum.
Corbyn, che in passato ha esitato nel sostenere un referendum, incontra il suo responsabile della politica, Andrew Fisher e membri del gabinetto ombra, per discutere un documento che propone questa alternativa.
Questo definirà chiaramente la posizione del partito laburista contro la posizione conservatrice del partito alla guida sulla Brexit. I conservatori, che si trovano in mezzo ad una competizione politica che definirebbe il loro prossimo leader e il prossimo primo ministro britannico, hanno coerentemente espresso la volontà di consegnare la Brexit, nonostante i disaccordi interni riguardo alla partenza con o senza un accordo.
Il partito laburista ha le sue divisioni interne, in quanto i suoi membri non sono d'accordo per quanto riguarda la spinta per un secondo referendum. Questo perché le ultime elezioni hanno dimostrato che gli elettori sono stanchi del blocco della Brexit. Il deputato laburista Tom Watson, ad esempio, ha recentemente chiesto un secondo referendum, definendolo "l'opzione meno cattiva" e favorendo il permanere nell'Unione. Altre personalità del partito laburista hanno espresso opinioni simili, come Emily Thornberry e Sir Keir Starmer.
Tuttavia, questo sarebbe contrario non solo ai loro rivali dal lato conservatore (che sono disposti ad onorare il primo referendum) ma da alcuni membri laburisti che hanno una posizione euroscettica. Boris Johnson, il potenziale prossimo leader dei Conservatori, ha in precedenza dichiarato che preferisce lasciare l'Unione Europea alla fine di ottobre con o senza un accordo, nonostante preferisca andarsene con uno.
Corbyn è stato segnalato sostenendo le elezioni generali per un secondo referendum in passato, il che potrebbe rendere difficile convincere i membri del partito laburista che sono favorevoli a rimanere nel sindacato. Corbyn è stato anche definito un euroscettico in passato dai suoi avversari, viste le sue opinioni politiche sul sindacato.