La sterlina continua a subire pressioni e si trova in prossimità del suo minimo di 5 mesi per la riconferme delle vecchie notizie secondo le quali il probabile primo ministro si ritirerà dall'UE anche se non venisse raggiunto un accordo. In un'intervista alla BBC, Boris Johnson si è detto serio sul fatto di ritirarsi dal blocco senza un accordo se non ci fossero nuovi negoziati. Uno stratega valutario vede nei prossimi mesi una sorta di resa dei conti, con solo tre possibili risultati: elezioni generali, un secondo referendum o un duro ritiro dall'UE, e crede che al momento lo scenario "senza accordo" sia notevolmente sottovalutato.
Come riportato alle 11:25 (GMT) a Londra, la coppia EUR/GBP era scambiata a quota 0,8946 Pence, in calo dello 0,1262%; la coppia ha oscillato da un minimo di sessione di 0,89430 Pence a un picco di 0,89740 Pence. La coppia GBP/USD scambiava superiore a quota 1,2702$, un guadagno dello 0,1277% e ben fuori dal precedente minimo di 1,2663$; il massimo della sessione è stato registrato a 1,2706$.
Dollaro sente la pressione
Dagli Stati Uniti, il biglietto verde sta ricevendo un certo supporto dopo i commenti fatti dai membri chiave della Federal Reserve Bank. Jerome Powell, il presidente della Fed, ha sottolineato che la Federal Reserve è un organismo autonomo e quindi non si deve conformare necessariamente ai desideri dell'amministrazione. James Bullard, il capo della Federal Reserve Bank di St. Louis , ha affermato di ritenere che un taglio dei tassi di 50 punti base sarebbe "esagerato"; Bullard è uno dei membri più accomodanti della Fed. I mercati si aspettano ancora di vedere almeno tre tagli dei tassi quest'anno.