La sterlina è riuscita ad incassare dei guadagni contro il dollaro USA grazie alla debolezza complessiva del biglietto verde; c'è tuttavia un'elevata probabilità che tutti i guadagni verranno limitati dalle dichiarazioni di Boris Johnson per le quali con certezza ritirerebbe la Gran Bretagna dall'UE anche senza un accordo in atto. Gli economisti avvertono che questo potrebbe comportare importanti implicazioni negative sull'economia britannica e, quindi, sulla sterlina inglese. I mercati non hanno ancora pienamente accettato che il successore sia proprio Johnson, ma i trader di FX restano diffidenti nei confronti di una tale eventualità. Fino a poco tempo fa, si erano quasi del tutto dipanate le preoccupazioni di una Brexit no-deal, perà il guadagno di trazione di Johnson per la corsa al posto di Primo Ministro ha fatto ben poco per contribuire a migliorare il sentiment della Sterlina.
Come riportato alle 11:27 (GMT) a Londra, la coppia GBP/USD è stata scambiata in rialzo a quota 1,2757$, un guadagno dello 0,1885: la coppia ha oscillato da un minimo di 1,2734$ a un picco di 1,2784$ nella sessione odierna. La coppia EUR/GBP era scambiata a quota 0,8924 Pence, in calo dello 0,2582% e fuori dal minimo della sessione di 0,89158 Pence mentre il picco è stato fissato a 0,89510 Pence.
Mercati in attesa del discorso di Carney
Gli analisti dicono che se le preoccupazioni per il voto dei conservatori non avessero messo sotto pressione la valuta, la Sterlina avrebbe già iniziato a beneficiare della pista più accomodante che la Banca d'Inghilterra ha recentemente assunto. Domani, il governatore della BoE, Mark Carney, testimonierà dopo il rilascio del rapporto sull'inflazione per il mese di maggio. Si prevede ribadisca che la BoE stia guardando cautamente gli eventi in corso a livello mondiale, che potrebbero influenzare l'inflazione nel Regno Unito e la conseguente politica monetaria del paese.