La consapevolezza che il prossimo Primo Ministro potrebbe essere Boris Johnson, ha mandato i mercati valutari in modalità panico, spingendo la sterlina verso un minimo di 5 mesi rispetto all'euro. Se verrà confermato Johnson come successore di Theresa May, continueranno a degenerare le preoccupazioni che si verificherà una Brexit disordinata alla scadenza di ottobre. Gli analisti dicono che la seconda tornata elettorale potrebbe cementare la presa di Johnson come erede del Tory a scapito dei probabili rivali per il posto di primo ministro. Dall'inizio di maggio, la sterlina ha perso il 6% del suo valore rispetto all'euro e gli strateghi valutari affermano che i timori dei trader potrebbero mantenerla sotto pressione.
Come riportato alle 11:19 (GMT) di Londra, la coppia EUR/GBP era scambiata a quota 0,8932 Pence, in calo dello 0,1955% e ben fuori dal picco precedente dei 0,89750 Pence; il minimo per la sessione è stato registrato a quota 0,89220 Pence. La coppia GBP/USD era scambiata a quota 1,2526$, una perdita dello 0,0774%; la coppia ha oscillato da un minimo di 1,2512$ a un massimo di 1,2545$.
Dati IPC deludono
Dall'Eurozona, gli ultimi dati sull'inflazione personale sono arrivati come previsto se non peggio, pesando sull'euro. Eurostat ha riportato che l'indice IPC su base annua e l'indice IPC core per il mese di maggio si attestano all'1,2% e allo 0,8%, in gran parte come previsto, ma al di sotto delle letture precedenti rispettivamente dell'1,3% e dell'1,7%, entrambe riviste al rialzo. Su base mensile, IPC e IPC Core hanno mancato le attese degli analisti con una lettura rispettivamente dello 0,1% e del -0,1%, rispetto ai previsti 0,2% e 0,0%, mentre la lettura precedente per l'IPC Core è stata rivista al ribasso dallo 0,9% allo 0,0%. La coppia EUR/USD è scambiata a 1,1197$, in calo dello 0,2397%.