I benchmark asiatici sono stati ampiamente inferiori all'inizio della giornata di mercoledì, nonostante la corsa continua su Wall Street che ha visto tutti e tre gli indici di riferimento chiudersi più in alto martedì. La pressione dei mercati è stata caratterizzata da dati deboli provenienti dall'Europa e dall'Asia che hanno mostrato un rallentamento della produzione a giugno, un'indicazione che l'economia mondiale si sta contraendo e che potrebbe verificarsi una recessione. Un rapporto pubblicato da CNBC all'inizio di questa settimana ha mostrato che un terzo dei consumatori statunitensi ha tagliato le spese quest'anno nonostante i tagli fiscali e i piani di stimolo del Presidente Trump, un forte segnale che i consumatori (come gli investitori) temono una recessione imminente. Anche spingendo i mercati più in basso è stata rilasciata una dichiarazione dall'ufficio del rappresentante commerciale degli Stati Uniti che ha elencato nuovi prodotti che potrebbero essere soggetti a nuove tariffe.
L'ASX 200 australiana è stato l'unico principale mercato di riferimento in territorio positivo mercoledì mattina, in rialzo dello 0,27%. Il Composite di Shanghai in Cina ha portato il calo, scendendo dello 0,79%, mentre il Composite di Shenzhen è sceso dello 0,70%. La Kospi della Corea del Sud è diminuita dello 0,67% e l'indice Hang Seng di Hong Kong è sceso dello 0,30%.
Martedì è stata una giornata piuttosto impegnativa negli Stati Uniti, con il presidente Donald Trump che annunciava due nuovi candidati per il consiglio della Federal Reserve. Se confermato, Judy Shelton, che ha servito come consulente economico di Trump durante la sua campagna, ha promesso di abbassare i tassi di interesse allo 0% entro i prossimi due anni. Il secondo nuovo candidato è stato Christopher Waller, vicepresidente esecutivo della Fed di St. Louis. Le nuove nomine arrivano dopo che gli ultimi due candidati si sono ritirati.
Sempre martedì, la presidente della Fed di Cleveland, Loretta Mester, ha affermato di ritenere che i tassi di interesse dovrebbero rimanere stabili per il momento. Mester si è opposto alle riduzioni dei tassi di interesse da un po 'di tempo, ma come membro non votante della Fed quest'anno, la sua posizione potrebbe non riflettere le opinioni del policymaker.
Alla fine, martedì, l'OPEC ha confermato l'intenzione di estendere la propria offerta di petrolio entro il marzo del 2020, nel tentativo di sostenere i prezzi. L'annuncio ha fatto salire i prezzi del petrolio, con i future statunitensi WTI in rialzo dello 0,39% a 56,47 $ al barile e i future sul petrolio Brent in rialzo dello 0,24% a 62,55$ al barile.