La sterlina continua a subire pressioni nel commercio londinese, per la delusione dei dati economici più recenti. Il Chartered Institute of Purchasing and Supplies, in collaborazione con Markit Economics, ha in precedenza riportato che l'attività manifatturiera ha registrato il suo declino più netto in questi ultimi sei mesi con la lettura di giugno arrivata al 48,0, ben al di sotto del 49,2 che gli economisti avevano previsto, e rispetto alla lettura a maggio del 49,4. Gli analisti dicono che il settore sta sperimentando ancora una certa liquidazione dall'attività di stoccaggio verificatasi prima che la Brexit diventasse un problema.
Come riportato alle 12:30 (GMT) a Londra, la coppia GBP/USD è stata scambiata in ribasso a quota 1,2647$, in calo dello 0,3844%; nel giorno di negoziazione di oggi la coppia ha oscillato da un minimo degli 1,2634$ ad un picco degli 1,2706$. La coppia EUR/GBP è stata scambiata in rialzo a quota 0,8976 Pence, con un guadagno dello 0,2144%; in precedenza, la coppia aveva raggiunto un massimo dello 0,89800 Pence mentre il minimo per la sessione era pari allo 0,89250 Pence.
In attesa del PMI manifatturiero dagli USA
Oggi, verrà rilasciato anche il PMI manifatturiero di Markit per l'economia degli Stati Uniti; analisti ed economisti si aspettano di vedere una lettura piatta al 50,1. L'Institute for Supply Management sta inoltre rilasciando il rapporto PMI del settore manifatturiero per giugno e gli analisti prevedono un calo della lettura dai 52,1 ai 51,0. Qualsiasi numero sopra la soglia dei 50,0 è considerato positivo per il biglietto verde, suggerendo una continua espansione del settore. La coppia EUR/USD è scambiata a 1,1353$, in calo dello 0,205%.