Le perdite della sterlina si sono estese negli scambi di Londra, con la valuta che ha raggiunto un minimo di 2 settimane rispetto al biglietto verde. La sterlina è sotto pressione su due fronti; dati economici e aspettative che la Banca d'Inghilterra stia per passare a una politica monetaria decisamente meno rigida. Mark Carney, della Bank of England, ha avvertito gli investitori che l'imminente Brexit e le dispute commerciali globali in corso stanno pesando sull'economia del Regno Unito e costringono il Comitato di politica monetaria a prepararsi ad un peggioramento delle prospettive.
Come riportato alle 11:00 (GMT) a Londra, la coppia GBP/USD era scambiata a quota 1,2571$, in calo dello 0,1747%; l'intervallo della coppia nel commercio di oggi è attualmente 1,2557$ e 1,2600$. L'EUR/GBP è stato scambiato più in alto a quota 0,8980 Pence, un guadagno dello 0,1908%; la coppia aveva raggiunto un picco dei 0,89805 Pence mentre il minimo era ai 0,89610 Pence.
PMI, settore servizi nel Regno Unito segna calo inaspettato
Gli ultimi dati economici non fanno altro che aggravare i guai della sterlina inglese. Da poco è stato rilasciato il rapporto PMI per il settore dei servizi nel Regno Unito di Markit; la lettura è arrivata ai 50,2, mentre gli analisti avevano previsto un numero invariato rispetto alle cifre di maggio, ai 51,0. Queste notizie, assieme alle ultime deludenti relazioni del PMI sui settori manifatturiero e delle costruzioni, verranno prese molto in considerazione dalla Banca d'Inghilterra per valutare la politica. Ben Broadbent, membro del comitato di politica monetaria della BoE, parlerà oggi più tardi in giornata e i mercati vorranno vedere come interpreterà gli ultimi dati.