Politici, analisti di mercato, produttori e consumatori in tutto il mondo hanno atteso con impazienza notizie sui negoziati commerciali tra Stati Uniti e Cina, ma sembra che un vero aggiornamento potrebbe non essere imminente. Secondo i rapporti pubblicati dalla CNBC, potrebbe essere necessario un termine massimo di sei mesi per attuare un accordo commerciale, sperando che una soluzione a breve termine possa migliorare la crisi economica globale.
I negoziatori statunitensi dovrebbero recarsi in Cina durante la prossima pausa congressuale. Sebbene le date esatte per il viaggio non siano state ancora confermate, si prevede che si svolgerà tra il 26 luglio e il 1 agosto. Il consigliere economico della Casa Bianca Larry Kudlow ha espresso il suo ottimismo per i prossimi colloqui commerciali, affermando che si aspetta che Pechino inizi a comprare prodotti agricoli statunitensi, uno degli impegni presi dalla Cina che i negoziatori statunitensi considerano fondamentali. Il presidente Trump ha persino lasciato intendere che sarebbe disposto a ridurre le restrizioni sul gigante cinese della tecnologia Huawei in cambio di questi acquisti. Si tratta di un'inversione significativa nella sua precedente posizione che ha affermato il pericolo per la sicurezza della tecnologia Huawei.
Martedì, il Fondo monetario internazionale ha abbassato le sue previsioni di crescita globale per quest'anno e per il prossimo, in gran parte a causa delle tariffe attuali tra Stati Uniti e Cina, nonché delle preoccupazioni sull'attuazione delle fasi finali della Brexit. L'FMI ha osservato che le tariffe, abbinate a una riduzione della domanda esterna, limiteranno ulteriormente l'economia cinese nei prossimi anni.
Nonostante i rapporti secondo cui l'accordo commerciale USA-Cina potrebbe richiedere mesi per essere implementato, i trader rimangono fiduciosi e il loro ottimismo si è riflesso durante la sessione di negoziazione asiatica di mercoledì mattina, quando la maggior parte degli indici asiatici è stata negoziata in rialzo. Gli indici di riferimento cinesi, Shanghai Composite e Shenzhen Composite hanno entrambi saltato oltre l'1 %, scambiando rispettivamente l'1,12 % e l'1,35 %, a partire dalle 10:53 di HK / SIN. Il Nikkei 225 giapponese è aumentato dello 0,50 % e l'indice Hang Seng di Hong Kong è aumentato dello 0,96%. Il Kospi della Corea del Sud è stato tra i pochi indici che hanno visto perdite, scambiando un modesto 0,07 %. Le conquiste asiatiche sono arrivate sulla scia di una giornata positiva a Wall Street, dove i principali indici sono stati sostenuti da una forte stagione di guadagni.
Sui mercati valutari, il dollaro ha toccato i massimi di due mesi contro l'euro. Il biglietto verde è stato sostenuto dalle aspettative per i prossimi colloqui commerciali e dalle continue aspettative di una posizione accomodante dopo l'incontro politico della Banca centrale europea. L'euro è sceso dello 0,05 % rispetto al dollaro, scambiando a 1,1144 $. il dollaro ha guadagnato anche rispetto al dollaro canadese, scambiando a 1,3133 $, sebbene sia scivolato dello 0,03 % rispetto allo yen a 108,18.