In ribasso martedì mattina i prezzi dell'oro, mentre i commercianti erano preoccupati che la Federal Reserve statunitense non avrebbe tagliato i tassi di interesse questo mese come previsto. Le aspettative in calo per il taglio dei tassi d'interesse hanno già fatto crollare i mercati, con i mercati asiatici che cadono lunedì e continuano la loro tendenza al ribasso verso martedì mattina; i prezzi dell'oro sono solo un'altra vittima nel dramma dei tassi di interesse in corso.
I futures dell'oro sono in ribasso dello 0,36% a 1,395,00 $ a partire dalle 10:08 HK / SIN. Lunedì non sono stati pubblicati dati economici, ma secondo i nuovi rapporti pubblicati da Sharps Pixley di Londra, i nuovi dati mostrano che c'è stata una diminuzione della domanda di oro cinese nella prima metà del 2019, che non sorprende, date le tariffe che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha messo in Cina. La Cina è stata considerata il più grande consumatore di oro al mondo per quasi sette anni, quindi la sua ridotta domanda dipinge un quadro preoccupante per il mercato dell'oro. Gli analisti si affrettano a sottolineare che guardando lo Shanghai Gold Exchange si noterà che la tendenza al ribasso verso il basso è in corso da tre anni. D'altra parte, il 2015 ha visto i prelievi record di oro, quindi è possibile che dopo aver toccato i picchi, non ci sia stato un posto dove andare, ma scendere. Tuttavia, mentre la domanda di oro della Cina potrebbe vacillare, la domanda globale è rimasta su livelli elevati, con una notevole domanda proveniente dall'India, dall'Europa e dal Medio Oriente, che potrebbe sostenere i prezzi dell'oro nella seconda metà del 2019.
Il dollaro resta stabile sulle aspettative dei tassi di interesse
Le ridotte aspettative di un taglio dei tassi d'interesse non hanno solo diretto i prezzi dell'oro e gli indici azionari, ma hanno anche rafforzato il dollaro USA, che è rimasto prossimo al picco delle tre settimane raggiunto venerdì. Martedì mattina il biglietto verde ha guadagnato lo 0,09% rispetto allo yen a 108,82. Il dollaro è salito modestamente contro lo yen a 1,1213 $, sebbene abbia leggermente alleggerito la sterlina britannica per scambiare a 1,2513 $. La sterlina è rimasta vicino ai minimi di sei mesi rispetto al dollaro in seguito alla nuova speculazione secondo cui la Banca d'Inghilterra avvierà una politica di allentamento monetario come parte del suo piano di uscita dall'Unione europea.
Tutti gli occhi sono puntati sul presidente della Federal Reserve Jerome Powell, la cui testimonianza semiannuale di fronte al Congresso inizierà mercoledì e si prevede che dia indicazioni su come la Fed taglierà i tassi di interesse o metterà in pausa i suoi piani dopo i forti dati di lavoro di venerdì.