Il vice ministro delle finanze giapponese per gli affari internazionali Yoshiki Takeuchi ha messo in guardia gli investitori dall'aumentare lo yen giapponese, suggerendo che il governo sarebbe intervenuto sul mercato se la performance dello yen minaccia l'economia giapponese, che dipende fortemente dalle sue esportazioni.
"Come abbiamo detto, è necessario agire in base all'accordo G7 e G20 se i movimenti di valuta hanno un impatto negativo sull'economia e sui mercati finanziari", ha dichiarato Takeuchi in una conferenza stampa, subito dopo un incontro con i massimi funzionari del Ministero delle finanze, Banca del Giappone e Agenzia dei servizi finanziari.
Nonostante ciò, Takeuchi ha sottolineato che l'economia globale e quella giapponese si trovano in "una situazione stabile". Questa è una dichiarazione notevole considerando che la guerra commerciale di Trump ha causato incertezza sui mercati internazionali e ha interrotto in modo significativo le catene di approvvigionamento.
Di recente, il dollaro è sceso brevemente sotto la linea dei 106 yen, toccando il minimo di sette mesi, proprio come l'Euro, che ha toccato il livello più basso da aprile 2017. Takeuchi ha spiegato che il governo giapponese segue da vicino tali movimenti, aggiungendo che questo eccesso di volatilità è negativo per l'economia.
"L'eccessiva volatilità è negativa per l'economia. Monitoreremo attentamente le mosse", ha affermato.
Le principali valute mondiali stavano reagendo alla decisione di Donald Trump di imporre tariffe aggiuntive sui beni cinesi, una mossa che secondo quanto riferito sarebbe stata contro i suoi consiglieri. La Banca popolare cinese ha attribuito il calo dello Yuan "al protezionismo commerciale unilaterale, nonché alle aspettative di maggiori tariffe sulla Cina".