Anche se attualmente scambia leggermente al rialzo, la Sterlina britannica resta prossima ai minimi pluriennali recentemente registrati contro l'Euro, a fronte dei timori per una Brexit dura che dominano il clima di fiducia della Sterlina. Ieri, dopo un incontro con il nuovo Primo Ministro, i funzionari dell'Unione Europea hanno dichiarato fosse evidente che Boris Johnson non ha in programma di rinegoziare i termini dell'accordo per il ritiro. Le aspettative sono che con l'avvicinarsi della scadenza del 31 ottobre, la Sterlina proseguirà il calo sia rispetto alla moneta comune sia contro il biglietto verde. Fino ad allora, gli analisti affermano che gli attori del mercato dovrebbero tenersi pronti ad una grande volatilità sui vulnerabili cross con la sterlina.
Come riportato alle 11:31 (GMT) a Londra, la coppia GBP/USD è scambiata agli 1,22$, in rialzo dello 0,4835%; la coppia ha oscillato da un minimo degli 1,2136$ a un picco degli 1,2210$. L'EUR/GBP scambiava in ribasso allo 0,9176 pence, in calo dello 0,5484% e fuori dal massimo della sessione dei 0,92500 pence mentre il minimo si assestava ai 0,91707 pence.
Sotto osservazione la decisione della RBNZ
In precedenza nella giornata di oggi, la Reserve Bank of Australia ha deciso di lasciare il suo tasso di cambio di riferimento all'attuale livello dell'1%. Anche la Reserve bank of New Zealand rilascerà la sua decisione a breve, e gli analisti intervistati prevedono che la RBNZ riduca il suo tasso di prestito dall'1,50% all'1,25%. Gli analisti affermano che le preoccupazioni per la crescita globale, soprattutto per quanto riguarda la Cina, coinvolta in una lunga guerra commerciale con gli Stati Uniti, stanno pesando sull'economia della Nuova Zelanda. Il NZD/USD è scambiato ai 0,6544$, con un guadagno dello 0,4019%, mentre l'AUD/USD si assestava più alto ai 0,6783$, con un guadagno dello 0,4473%.