Il dollaro statunitense sta flirtando con il minimo settimanale contro la moneta unica euro poiché a pesare sulla valuta, vi sono le preoccupazioni per la salute dell'economia americana. Gli ultimi dati, che hanno provocato una disfatta a Wall Street, hanno dimostrato che a settembre, le assunzioni da parte di datori di lavoro privati si sono raffreddate oltre le aspettative. ADP ha riferito che il mese scorso sono stati aggiunti solo 135.000 nuovi posti di lavoro, in calo rispetto ai 140.000 previsti, mentre la lettura precedente è stata regolata al ribasso a 157.000 dai 195.000. Gli analisti si aspettavano che il rilascio di dati sui salari non agricoli di questo venerdì mostrasse un aumento a 145.000 nuovi posti di lavoro dai 130.000, ma i numeri di mercoledì suggeriscono cautela.
La coppia EUR/USD è stata scambiata agli 1,0948$, in calo dello 0,1122% alle 11:14 di Londra; la coppia aveva precedentemente raggiunto un massimo degli 1,09746$. L'USD/JPY è scambiato ai 107,1490 Yen, in rialzo dello 0.00848%; la coppia ha oscillato dai 107.303 Yen nella fascia alta ai 106.962 Yen nella fascia bassa.
I PMI dell'area euro in calo
L'euro, nel frattempo, sta vivendo la reazione istintiva dei mercati ai dati economici deludenti. In questo caso, Markit indaga sull'area dell'euro nei settori dei servizi e dei materiali compositi. Con l'eccezione del settore dei servizi in Italia che ha avuto una lettura inaspettatamente buona di 51,4, oltre i 50,4 previsti, tutte le altre indagini hanno deluso. Le cifre relative a Spagna, Francia, Germania e intera Unione Europea sono state tutte inferiori alle previsioni. In particolare, la lettura composita della Germania è caduta ulteriormente in territorio contrazionale con una lettura di 48,5 contro un previsto 49,1, mentre la lettura composita dell'Unione Europea era di 50,1 contro una previsione di 50,4.