I prezzi del petrolio sono saliti martedì pomeriggio in Asia dopo essere scesi alla fine di lunedì. I trader hanno assistito ai prossimi colloqui commerciali tra gli Stati Uniti e la Cina mentre le aspettative di una risoluzione continuano a diminuire.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha espresso ottimismo, affermando che la sua squadra ha "ottime possibilità" di raggiungere un accordo, nonostante i rapporti secondo cui la Cina non ha fretta di piegarsi alle richieste di Trump. I colloqui commerciali sono iniziati lunedì, con 30 funzionari cinesi che sono arrivati a Washington per stabilire lo stato degli incontri di alto livello che inizieranno giovedì tra il vice premier cinese Liu He, il rappresentante commerciale statunitense Robert Lighthizer e il segretario al Tesoro Steven Mnuchin. Rimane solo una settimana prima che gli Stati Uniti prevedano di aumentare le tariffe sui beni cinesi dal 25 al 30 percento.
I future sul greggio Brent sono saliti dello 0,57 % a 58,68 $ al barile a partire dalle 13:17 HK / SIN, mentre i futures WTI statunitensi sono aumentati dello 0,61 % a 53,07 % al barile. Nonostante questi guadagni, la settimana scorsa il greggio Brent è crollato del 4,4%, il suo declino settimanale più ripido in sei settimane. Anche il Brent è in calo di oltre il 20 % rispetto al picco del 2019 di 75,60 $ al barile. I prezzi erano stati sotto pressione dopo gli attacchi dei droni in Arabia Saudita, sebbene i movimenti non fossero così ripidi come gli analisti avevano inizialmente previsto.
Movimenti di valuta
L'indice del dollaro è rimasto invariato nel primo pomeriggio in Asia, a 98,97 dx. Il dollaro ha guadagnato lo 0,10% rispetto allo yen, scambiando a 107,39 dopo essere rimasto al di sotto del livello 107 di ieri. L'euro e la sterlina britannica sono stati entrambi leggermente più alti rispetto al biglietto verde, scambiando rispettivamente 0,01 % e 0,05 %. Il dollaro è sceso dello 0,11 % rispetto al dollaro canadese dopo i notevoli guadagni contro la valuta di ieri.