Il Dow Jones Industrial Average ha perso 838 punti nelle ultime due sessioni, cancellando efficacemente tutti i guadagni accumulati durante la Q3. L'indice ha guadagnato l'1,2 % nel terzo trimestre e finora ha diminuito del 3,1 % nei primi due giorni di negoziazione del quarto trimestre. Il Dow ha chiuso l'1,86% mercoledì, registrando le perdite più forti a Wall Street, sebbene altri indici non fossero molto indietro. L'S&P 500 è sceso dell'1,79% mercoledì, mentre il NASDAQ ha perso l'1,56%.
Anche i benchmark asiatici sono stati sostanzialmente più bassi giovedì, continuando le flessioni iniziate mercoledì. L'ASX 200 australiano ha visto le perdite più forti, affondando del 2,34 % a partire dalle 13:07 HK / SIN, con il giapponese Nikkei 225 vicino alle spalle con un calo del 2,12 %. Il Kospi della Corea del Sud è sceso dell'1,95%, mentre entrambi gli indici di riferimento cinesi sono scesi di circa l'1%.
I diffusi sell-off sono stati provocati dal rilascio dei dati di martedì che hanno mostrato un significativo rallentamento dell'attività produttiva negli Stati Uniti. Gli analisti e i commercianti sono ora preoccupati che il rapporto sui lavori di venerdì mostrerà un calo delle assunzioni, che sarebbe in linea con il rallentamento della produzione e che probabilmente susciterebbe bandiere rosse sullo stato dell'economia degli Stati Uniti.
Mercati pressanti sono stati anche l'annuncio di mercoledì che l'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) ha autorizzato gli Stati Uniti a procedere con il suo piano di imporre nuove tariffe su miliardi di dollari di prodotti provenienti dall'Unione europea. Gli Stati Uniti e l'UE hanno combattuto su questioni commerciali per diversi anni e i piani di Washington per nuove tariffe sono sorti dopo che il produttore europeo di aeromobili Airbus ha ricevuto sussidi governativi che rappresentavano una minaccia diretta per il rivale statunitense Boeing. Gli Stati Uniti saranno ora in grado di schiaffeggiare le tariffe su 7,5 miliardi di dollari di merci europee, la più alta quantità di tariffe di ritorsione mai autorizzate dall'UE. In altre parole, l'annuncio è in gran parte considerato un'enorme vittoria per gli Stati Uniti, che probabilmente scalderà la guerra commerciale per i mesi a venire.
L'indice del dollaro è rimasto sostanzialmente piatto durante il primo pomeriggio asiatico di giovedì. Il biglietto verde è sceso dello 0,02 % contro lo yen a 107,15 e l'euro si è allentato dello 0,02 % rispetto al dollaro, a 1,0956 $. I dati sul lavoro di domani saranno probabilmente la prossima grande cosa ad avere un impatto significativo sia sui mercati valutari sia sui mercati azionari, e gli operatori continuano a preoccuparsi che gli impatti non saranno positivi.