La produzione industriale tedesca è calata a settembre, innescando timori e indicando che l'economia più potente dell'Eurozona probabilmente entrerà in una recessione economica nel terzo trimestre.
La produzione industriale tedesca è scesa dello 0,6 % a settembre, secondo i dati diffusi dal ministero dell'Economia tedesco, aggiungendo ai timori gli ultimi dati sulla crescita economica (la Germania è cresciuta dello 0,1 % nel secondo) causati dagli attori economici. Oltre a ciò, il ministero ha fornito dati sulla produzione industriale per il terzo trimestre, mostrando un calo dell' 1,1 %, principalmente a causa di un calo della produzione di prodotti in metallo, prodotti chimici, macchinari, apparecchiature elettriche e parti di veicoli.
Essendo fortemente dipendente dalle sue esportazioni, la Germania soffre a causa della crescente incertezza economica globale legata alla crisi politica della Brexit e alla guerra commerciale di Trump contro la Cina. Il settore manifatturiero tedesco dipendente dalle esportazioni sta registrando un declino nella produzione di capitali e beni intermedi, suggerendo che sarà abbastanza difficile uscire da questa tendenza recessiva.
Questi dati minano la conclusione dell'ultimo rapporto sulla fiducia delle imprese in Germania, che mostravano che la fiducia delle imprese non era variata in ottobre e attestava che gli investitori si aspettavano una moderata crescita economica per il terzo trimestre.
Al contrario, l'economia dell'Eurozona "sembra stia andando verso un periodo prolungato di crescita più contenuta e inflazione ridotta", secondo le previsioni dell'autunno 2019 della Commissione europea che saranno presto rilasciate. Il rapporto afferma che il prodotto interno lordo della zona euro crescerà nel 2020 (1,1 %) e l'anno successivo (1,2 %), sebbene abbia rivisto al ribasso le sue previsioni.
L'UE sta andando verso una maggiore unità economica?
Dopo un lungo periodo di stagnazione, la Germania sta finalmente prendendo in considerazione l'idea di sollevare la situazione di stallo che stava impedendo di raggiungere un accordo con altri Stati dell'UE in merito ad un'Unione bancaria europea.
"La necessità di approfondire e completare l'unione bancaria europea è innegabile. Dopo anni di discussioni, la situazione di stallo deve finire", ha dichiarato ieri il ministro delle finanze tedesco Olaf Scholz.
La crisi politica della Brexit è alla base di questa nuova necessità di promuovere un sistema bancario unificato, ha affermato il ministro. Le sue dichiarazioni sono state sorprendenti poiché la misura è considerata controversa nel suo paese, poiché molti temono che un'unione bancaria sarebbe responsabile per i problemi affrontati dalle istituzioni finanziarie dei paesi europei più poveri. Non è ancora chiaro se i commenti di Scholz saranno approvati dal tedesco Cancelliera Angela Merkel.
Alle 10:39 GMT la coppia EUR/USD è salita dello 0,17 %, a 1,1084. L'EUR/JPY ha seguito la tendenza, saltando dello 0,36 %, a livello di 121,00, mentre l'EUR/CHF è aumentato dello 0,14 percento, a 1,0998.