Lunedì la banca centrale cinese ha ridotto il tasso di interesse, la prima volta che questa mossa è stata presa dal 2015. La decisione ha spinto lo yuan leggermente più in alto e ha suscitato speculazioni sul fatto che la Cina sia sulla strada di ulteriori stimoli finanziari e di un accordo commerciale con gli Stati Uniti, hanno commentato gli analisti di Reuters.
I rapporti della CNBC di questo fine settimana hanno ulteriormente spiegato l'attuale strategia economica della Cina, citando lo sforzo "silenzioso" del paese di diversificare le sue riserve e ridurre la sua dipendenza dal dollaro USA, una valuta che è stata a lungo strettamente legata allo yuan.
Secondo la CNBC, Pechino sta lentamente riducendo le sue partecipazioni in titoli del Tesoro USA. La Cina è stata il maggiore detentore di queste attività fino a giugno, quando il Giappone è diventato il maggiore detentore di titoli del Tesoro USA. La Cina ha ridotto le proprie disponibilità del Tesoro degli Stati Uniti di 88 miliardi di dolari negli ultimi 14 mesi e si prevede che ridurrà ulteriormente le sue partecipazioni poiché Pechino cerca di diversificare le sue attività e limitare la sua dipendenza dagli Stati Uniti. A tal fine, Pechino ha investito molto in oro e detenuto 1.957,5 tonnellate di metallo prezioso in ottobre, un record. Gli analisti prevedono che la Cina continuerà a perdere le sue partecipazioni statunitensi a favore di altre valute tra cui la sterlina britannica e lo yen giapponese. Tale strategia aiuterebbe la Cina a costruire relazioni commerciali più profonde con altri paesi e ad allentare gradualmente la sua dipendenza dagli Stati Uniti
Altre considerazioni per la Cina
L'economia cinese ha altri problemi oltre al suo forte legame con il dollaro. L'inflazione al consumo del paese si è assestata vicino a un picco di otto anni ad ottobre mentre il paese ha lottato con un brusco rallentamento della crescita economica. L'aumento dell'inflazione del paese è derivato principalmente dall'aumento dei prezzi della carne di maiale, secondo quanto riportato dal South China Morning Post, che è salito di oltre il 100 percento in ottobre rispetto a ottobre 2018 e ha interrotto la componente alimentare nel paniere del CPI del paese.
Il maiale è un alimento base della dieta cinese e l'industria è stata devastata dallo scoppio dell'influenza suina africana che ha limitato la quantità di carne di maiale disponibile. La Cina è anche il maggiore produttore mondiale di suini e la limitata capacità del paese di allevare maiali ha un impatto diretto sull'economia cinese.
Oltre a numeri CPI angoscianti, la crescita del PIL cinese nel terzo trimestre del 2019 è stata la più lenta che il paese abbia visto dal primo trimestre del 1992.
Nonostante i maggiori problemi della Cina, i suoi indici azionari di riferimento erano entrambi più alti lunedì e lo yuan stava calpestando l'acqua. Il Composito di Shanghai è aumentato dello 0,62 per cento alle 15:23 HK / SIN e lo Shenzhen Composite è cresciuto dello 0,71 per cento. I guadagni in Cina sono arrivati quando i mercati asiatici sono stati contrastanti. Il Nikkei 225 del Giappone ha guadagnato lo 0,49 per asso.