Nel suo primo incontro sotto la guida di Christine Lagarde, la Banca centrale europea ha mantenuto i tassi di interesse invariati ai minimi storici del -0,5 percento. La decisione era ampiamente prevista, dunque non ha mosso di molto i mercati valutari. I tassi di interesse rimarranno a questo livello fino a quando le prospettive di inflazione non si avvicineranno all‘obiettivo di inflazione del 2%.
La BCE sta attualmente acquistando a livello mensile 20 miliardi di euro di asset con denaro appena creato, e il comunicato stampa di oggi ha aumentato le aspettative della banca di mantenere questo programma in esecuzione “per tutto il tempo necessario”. Gli analisti hanno previsto che la Lagarde avrebbe mantenuto i tassi costanti nel suo mandato alla BCE, sforzandosi di non deviare così presto dalla politica a lungo termine dell’ex capo della BCE Mario Draghi.
Il dollaro è salito contro la sterlina britannica con la sterlina che scambiava in calo dello 0,17 percento contro il biglietto verde alle 13:05 HK / SIN. La sterlina è stata negoziata agli 1,3171$. Il dollaro è salito anche nei confronti dello yen, scambiando in rialzo dello 0,06 percento ai 108,60 yen. L’euro ha mantenuto il proprio margine iniziato durante la sessione asiatica rispetto al dollaro, scambiando in rialzo dello 0,03 percento agli 1,1131$.
Sui mercati delle materie prime, i prezzi del petrolio sono aumentati dopo una giornata di ribassi mercoledì. I future sul WTI statunitense erano scambiati in rialzo dello 0,61 percento ai 59,12$ al barile mentre i future sul greggio Brent sono saliti dello 0,78 percento ai 64,22$ al barile. Anche i future sull’oro sono saliti, scambiando in rialzo dello 0,26 percento ai 1,479,40$ l’oncia. Questi asset sono particolarmente sensibili alle preoccupazioni commerciali tra gli Stati Uniti e la Cina e, con l’avvicinarsi della prossima scadenza tariffaria, i commercianti stanno per lo più ai margini in attesa di vedere come il presidente degli Stati Uniti Donald Trump gestirà la scadenza. Nella giornata di oggi, Trump ha in programma vari incontri con i suoi migliori consulenti commerciali per decidere se insistere sulla scadenza prefissata o prorogarla nella speranza di risolvere i problemi con la Cina. Una scadenza definitiva farà probabilmente abbassare i prezzi del petrolio in quanto potrebbe segnalare un calo della domanda, ma i prezzi dell’oro probabilmente aumenteranno perché i trader si preoccuperanno per le prospettive di crescita globale nel caso in cui la guerra commerciale infuriasse.